Il veliero 'Astral' della ong spagnola Proactiva Open Arms è nuovamente diretto verso il Mediterraneo centrale, la rotta utilizzata dai migranti in partenza dalla Libia. Lo rende noto la stessa organizzazione non governativa. "Niente è più importante che denunciare l'impunità di chi condanna a morte così tanti invisibili - scrive l'ong sul suo profilo Twitter -. Salvare vite umane in pericolo in mare è un obbligo, non una scelta". Oltre al veliero Astral, l'ong dispone anche dell'imbarcazione 'Open Arms'.
La 'Astral', un veliero di 33 metri, è salpata dal porto di Badalona e svolgerà "una missione di osservazione e denuncia", spiega su Twitter il fondatore dell'ong Proactiva Open Arms, Oscar Camps. A bordo della Astral, oltre a cinque persone dell'equipaggio, ci sono anche giornalisti di Reuters, Bbc e della televisione spagnola Tve.
Lo stesso Camps ha reso noto che ieri è partita da Barcellona anche la nave Open Arms, diretta invece verso il porto di Motril, in Andalusia, dove collaborerà con lo statale 'Salvamento Marítimo' nel soccorso dei migranti diretti verso le coste spagnole. Quest'ultima missione, sottolinea Camps, dovrebbe durare diversi mesi.
I 58 dell'Aquarius sono ancora sull'imbarcazione - I 58 migranti a bordo della nave Aquarius, gestita dalle ong Sos Mediterranee e Medici senza frontiere, sono ancora sull'imbarcazione nelle acque internazionali al largo di Malta, "in attesa di poter essere trasferiti in un luogo sicuro". Lo rende noto la stessa Sos Mediterranee. E' di quattro giorni fa, il 25 settembre, l'accordo raggiunto tra cinque Paesi europei in base al quale i 58 dovrebbero essere portati a Malta e poi ridistribuiti tra Francia, Germania, Spagna e Portogallo. Due giorni fa le due ong avevano motivato con le cattive condizioni meteorologiche il ritardo nell'operazione di sbarco.
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