Acque agitate nel governo sulla Tav. In piazza Castello a Torino i Sì alla Torino-Lione, compresa la Lega. 'Fanno sorridere', attacca la sindaca Appendino, mentre il ministro Toninelli annuncia per fine mese l'analisi definitiva costi-benefici. Quando arriverà la risposta definitiva? "A fine gennaio penso che potrò avere l'analisi completa", ha risposto il ministro. Toninelli ha ricordato che nel contratto di governo "c'è scritto 'ridiscutere integralmente l'opera': è quello che stiamo facendo e per la prima volta con consapevolezza".
E il contratto, ha sottolineato, "vincola le due forze di governo anche diverse tra loro".
"Sono stanco di essere contestato su delle opinioni", bisogna guardare "i numeri" delle analisi sulle opere, anche sulla Tav, ha detto in un altro passaggio il ministro. Qualcuno dice che in commissione ci sono solo tecnici no Tav, gli è stato domandato. "Sono degli ignoranti", ha replicato il ministro.
"Tutto il governo si esprimerà sulla Tav - dice il premier Giuseppe Conte - adesso che il lavoro istruttorio è stato completato: io confesso non l'ho ancora letto, lo studieremo tutti e definiremo come abbiamo detto, un percorso di valutazione, trasparente comunicato ai cittadini ed espliciteremo la decisione del governo".
"Come sempre non giudico mai chi va in piazza, quindi se qualcuno è favorevole all'opera può tranquillamente andare a manifestare la propria idea. Certo fa sorridere il fatto che lo faccia un alleato che ha sottoscritto un contratto di governo che dice chiaramente che c'è un accordo su rivedere interamente l'opera", ha detto la sindaca di Torino, Chiara Appendino, sulla partecipazione della Lega alla manifestazione sì Tav. "Prima di manifestare per il sì dovrebbe rispettare il contratto e aspettare l'analisi".
"Non è non problema che scenda in piazza la Lega o il Movimento o i cittadini. Noi, per quando riguarda il governo, abbiamo coinvolto direttamente le comunità locali, abbiamo definito un percorso: dateci il tempo di esaminare il rapporto e dopo comunicheremo le decisioni".
"Nessuno pretende che il progetto non si tocchi, però io voglio un'Italia del sì che vada avanti e non che torni indietro", ha detto il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini parlando della Tav. Quindi revisione non significa cancellazione? "Esatto" ha risposto Salvini.
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