L'ammissione che gli abusi sulle suore da parte di chierici ci sono e "ci stiamo lavorando", anche se occorre fare di più. La mediazione in Venezuela possibile solo "se ambedue le parti la chiedono".
. "E' da tempo che stiamo lavorano a questo - dice il Papa -. Abbiamo sospeso qualche chierico, mandato via su questo. E anche, non so se è finito il processo, sciogliere qualche congregazione religiosa femminile che era molto legata a queste cose. Una corruzione". "E' vero - prosegue - Si deve fare qualcosa di più? Sì. C'è la volontà? Sì. Ma è un cammino che viene dal passato". Il Papa ricorda che "Benedetto XVI ha avuto il coraggio di sciogliere una congregazione femminile, perché c'era entrata la schiavitù delle donne, schiavitù persino sessuale da parte dei chierici e del fondatore. Tante volte il fondatore toglie libertà alle suore, svuota di libertà le suore". "Io voglio andare avanti - ha insistito -. Ci sono casi, in alcun congregazioni nuove, e in alcune regioni più delle altre. Stiamo lavorando". Interpellato sul Venezuela, Francesco spiega di non aver "ancora letto" la lettera inviatagli da Nicolas Maduro: "vedremo cosa si può fare". Ma premette che "una mediazione" della Santa Sede, che è solo "l'ultimo passo delle cose che si possono fare, ce ne sono altri prima", potrà esserci "soltanto se ambedue le parti la chiedono. Questa è la condizione necessaria".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it