Politica

Famiglia: Parolin, congresso di Verona? 'D'accordo sulla sostanza'

'Cattolici sfigati? Parole che noi non usiamo'

Pietro Parolin

Redazione Ansa

"Siamo d'accordo sulla sostanza". Lo ha detto il segretario di Stato Vaticano il cardinale Pietro Parolin interpellato a proposito del prossimo congresso mondiale delle Famiglie a Verona. "Cattolici sfigati? Sono parole che noi non usiamo", ha aggiunto.

Il ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, afferma di "aver accettato ben volentieri" l'invito al Family Day. E' una rottura definitiva con il M5s e con Di Maio in particolare? Gli è stato chiesto. "No assolutamente, è un'occasione per discutere di alcuni temi e lo faremo con grande serenità e tranquillità", ha risposto. Bussetti ha spiegato di andare al Family Day "perché sono stato invitato e partecipo volentieri su un tema che per me è molto caro". Bussetti ne ha parlato margine di un incontro a Genova per presentare il tour itinerante sulla scuola digitale organizzato dal ministero, 'Futura'.

"Noi come i neri ai tempi della segregazione. Non solo non si doveva organizzare un Congresso sulle Famiglie ma i papà, le mamme e i bambini non devono avere ospitalità negli alberghi di Verona secondo la dittatura del pensiero unico, ragion per cui è iniziato il boicottaggio dei partner dell'iniziativa. Siamo arrivati alla denuncia alle autorità degli albergatori di Verona di telefonate e mail di minaccia e intimidazione". Lo affermano, in una nota, Antonio Brandi e Jacopo Coghe, presidente e vicepresidente del XIII Congresso Mondiale delle Famiglie, in risposta a quello che considerano il "clima di odio innescato dalle polemiche".

"Ci dovremo sedere sui posti infondo negli autobus - proseguono gli organizzatori - o dovremo girare con segni di riconoscimento? La responsabilità di questo gioco al massacro è della politica, del M5s e del Pd che hanno deciso non solo di non partecipare ma di innescare questa moderna caccia alle streghe pro-family, avvelenando il clima e alimentando un odio folle. L'ultima novità è che 130 tra professori e ricercatori dell'Università di Verona hanno firmato contro il Congresso Mondiale delle Famiglie in nome del pluralismo, sì ma quale? La libertà di opinione ed espressione in Italia è gravemente sotto attacco".

"Come al tempo delle dittature - concludono - oggi chi ci vuole impedire di parlare vorrebbe che non avessimo alcun diritto. Subiamo una nuova ghettizzazione e i media ci bullizzano ridicolizzando i nostri temi. Siamo stati inondati di menzogne, fake news anche istituzionali, ma noi andiamo avanti per il bene delle famiglie".

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