Da ieri sera non c'è più traccia di un gommone con a bordo una cinquantina di migranti. E' quanto sostiene Alarm Phone, il servizio telefonico per i migranti in difficoltà in mare, che sostiene di aver ricevuto una chiamata da un barcone con a bordo uomini, donne e bambini che si trovava al largo della Libia.
"Ci hanno mandato la posizione Gps - scrive su Twitter Alarm Phone - ma la comunicazione si è interrotta. Siamo riusciti a ricontattarli solo una volta, alle 22.02" e da allora "nessuno risponde al telefono". La Ong sostiene inoltre che da ieri sera ha "cercato di contattare la cosiddetta 'Guardia Costiera' libica ininterrottamente, su diversi numeri di telefono" e "quando abbiamo informato l'Mrcc Roma della mancanza di risposta della Libia, ci hanno passato un numero che avevamo già tentato diverse volte senza esito". La Guardia Costiera italiana, dice ancora Alarm Phone, "non ci fornisce informazioni né ci dice se sono riusciti a contattare le autorità libiche".
La Guardia costiera libica respinge l'accusa di non aver aver risposto a chiamate di Alarm Phone sul gommone disperso con una cinquantina di migranti a bordo e sostiene che, come altre in precedenza, questo rimprovero sarebbe stato diffuso per "danneggiare" la Libia.
"Siamo abituati a questo genere di accuse lanciate da parti sospette per danneggiare gli sforzi libici", ha detto all'ANSA il portavoce della Marina libica, l'ammiraglio Ayob Amr Ghasem. "Però siamo convinti di fare il nostro dovere come attestato da Italia ed Ue", ha aggiunto al telefono il portavoce del Corpo che controlla la Guardia costiera.
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