Una storia misteriosa, quella di Sergio Zanotti, lombardo 59enne di cui il premier Giuseppe Conte ha annunciato la liberazione in Siria.
Misteriosa a partire dal suo sequestro, annunciato con un video diffuso in rete dal sito russo Newsfront il 15 novembre del 2016, in cui l'uomo appare inginocchiato - con alle spalle un uomo incappucciato che imbraccia un mitra - mentre dice di essere prigioniero da sette mesi in Siria e chiede al Governo di intervenire per la sua liberazione.
Questo è il secondo richiamo che mi lasciano fare", le sue parole.
L'uomo è originario del bresciano, ma residente nel bergamasco. Due matrimoni falliti alle spalle, un periodo agli arresti domiciliari ed una condanna per evasione fiscale nel suo passato; e tre figlie con le quali sembra avesse rotto da tempo.
Era partito per la Turchia, nella zona di confine con la Siria, nell'aprile del 2016 per imprecisate ragioni di lavoro. Doveva star via pochi giorni, ma una volta arrivato in territorio turco se ne sono perse le tracce, fino al primo video. Tra le ipotesi circolate, anche quella che il viaggio fosse finalizzato a reperire soldi per un debito che aveva accumulato.
Giallo Zanotti, sparisce 7 mesi, poi video, 'Mi hanno rapito'
Due filmati nel 2016 e nel 2017,i debiti e il viaggio in Turchia