Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il Presidente della Repubblica Federale Tedesca, Frank-Walter Steinmeier, hanno commemorato insieme a Fivizzano (Massa Carrara) le 174 vittime dei nazisti dell'eccidio di Vinca, avvnuto durante la Seconda Guerra Mondiale.
"Oggi - ha detto Steinmeier - sono qui come presidente federale tedesco davanti a voi cittadini e cittadine di Fivizzano e provo solo vergogna. Vergogna per quello che dei tedeschi che vi hanno fatto. Vi chiedo perdono per i crimini perpetrati per mano tedesca". Un forte applauso collettivo ha seguito queste parole.
"Siamo qui per rendere omaggio a vittime, a comunità, a luoghi, verso i quali, durante la Seconda guerra mondiale, la disumanità nazifascista manifestò tutta la propria ferocia. Presidente Steinmeier, l'Italia Le è grata per avere voluto intervenire qui, oggi, alla commemorazione del 75° anniversario delle stragi perpetrate nel Comune di Fivizzano. La Sua sensibilità nei confronti del valore della memoria è nota". Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha aperto il discorso commemorativo sull'eccidio di Fivizzano (Massa Carrara) rivolgendosi al presidente della Repubblica Federale tedesca.
"La guerra totale di annientamento - ha proseguito Mattarella - che il regime nazista riservava ai popoli sottomessi, non risparmiò la Lunigiana. La disumanità, il terrorismo senza scrupoli praticato dalle SS e dai brigatisti neri repubblichini, ha crudelmente segnato la vita di questa parte d'Italia, della sua gente".
"Il significato della cerimonia di oggi, come di quelle alle quali parteciparono i nostri predecessori a Marzabotto e a Sant'Anna di Stazzema, rappresenta ricordo, appello al pentimento e alla riconciliazione. Furono, insieme, italiani e tedeschi a scatenare la follia omicida contro una popolazione inerme, fatta di anziani, bambini e donne, alcune anche incinte. Di fronte a quei crimini siamo oggi qui, fianco a fianco, tedeschi e italiani, a chinare il capo verso le vittime, a invocare perdono".
L'eccidio nel territorio di Fivizzano fece parte della scia di morte tra i civili che insanguinò l'Appennino Tosco-Emiliano durante l'attestamento della Linea Gotica e ne fu responsabile il reparto di Ss comandato dal maggiore Walter Reder. I morti di Vinca erano quasi tutti abitanti del paesino ma c'era anche una trentina di sfollati che avevano cercato riparo in montagna durante il passaggio del fronte.
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