"Non voglio andare al voto e farò di tutto per dare vita a questo governo". Lo puntualizza Nicola Zingaretti del Pd, che però a Sky Tg 24 specifica: "la maggioranza deve cambiare passo, litigare meno e produrre di più. Serve al Paese, se no non verremo mai riconosciuti come una alternativa credibile alle destre".
Intanto è in corso il vertice di maggioranza sulle riforme istituzionali e sulla legge elettorale. Alla riunione partecipano i capigruppo di Pd, M5s, Leu e Iv di Senato e Camera e i capigruppo in Commissione Affari costituzionali, nonché il ministro Federico D'Incà.
Di Maio, diventare autonomi, ripartire con umiltà - L'obiettivo non deve cambiare: è arrivare al governo del Paese con una maggioranza autonoma. E nel ripartire serve umiltà. Intervistato dal Corriere dopo il risultato umbro il leader M5s Luigi Di Maio fa il punto.
L'esperimento con il Pd in Umbra non ha funzionato, dice. E si sofferma sulla sua perplessità nella scelta che portò al Conte bis. Ma aggiunge che risultati come il taglio dei parlamentari o il decreto clima lo convincono che se si fanno le cose per gli italiani, è giusto andare avanti. Nel governo, aggiunge, c'è consapevolezza che serve una spinta maggiore.
Anche Giorgia Meloni attacca il M5S: "Ha tradito gli italiani, si è dimostrato un grande bluff, erano quelli anticasta che non avrebbero fatto alleanze con nessuno e invece le hanno fatte con tutti".