Idranti della polizia in azione per allontanare il corteo dei centri sociali che si stava avvicinando ai blindati schierati per proteggere il Paladozza dove è in programma l'iniziativa della Lega. Dal corteo, in via Riva Reno, poco distante dal palazzetto, sono partite bottiglie e palloncini pieni di vernice.
L'INTERVENTO DI SALVINI
La polizia ha ripetutamente azionato gli idranti mentre il corteo si stava avvicinando al cordone. La zona circostante il Paladozza è infatti protetta da un ingente schieramento di uomini e mezzi. Il corteo è indietreggiato e ha continuato a scandire cori contro Salvini e la Lega. Dal corteo sono partiti fumogeni e petardi verso le camionette.
"L'obiettivo è restituire speranza, futuro e libertà d'impresa a tutti gli emiliano-romagnoli e tornare al governo a livello nazionale". A dirlo Matteo Salvini, parlando con i cronisti poche ore prima della manifestazione della Lega a Bologna. "Sono orgoglioso che la Lega sia protagonista di questa nuova speranza, per l'Emilia, la Romagna e l'Italia", ha esordito Salvini, auspicando "un cambiamento a livello locale, però anche un cambiamento a livello nazionale, perché questo è un governo fondato su tasse, sbarchi, manette e povertà". Un governo, ha aggiunto, "che fa scappare le imprese e nemico degli italiani e quindi l'obiettivo è restituire speranza, futuro e libertà".
Intanto sono oltre duemila i manifestanti in corteo, con collettivi e centri sociali. In piazza Maggiore il pacifico flashmob '6000 sardine contro Salvini': per gli organizzatori sul Crescentone erano in 12-13mila. L'obiettivo, ampiamente superato, era superare la capienza del Paladozza scelto da Matteo Salvini per lanciare la candidatura di Lucia Borgonzoni.
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