Davanti al luogo dell'eccidio, dove 40 anni fa è stato assassinato dalla mafia l'allora presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella, si è tenuta la cerimonia commemorativa. Cinque corone di fiori, tra cui per la prima volta quella del governo, sono state posizionate ai lati della targa, in via Libertà a Palermo. Presenti i familiari, tra cui figli e nipoti di Mattarella. Per il governo il ministro del Mezzogiorno, Giuseppe Provenzano; presenti le massime cariche istituzionali siciliane governatore Nello Musumeci, il presidente dell'Assemblea siciliana Gianfranco Miccichè, il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Numerose anche le autorità civili e militari.
"La mafia che ha voluto uccidere Piersanti Mattarella non ha vinto, eppure non ha nemmeno perso perché quella riforma profonda delle istituzioni che Mattarella voleva realizzare in Sicilia, e di cui c'è bisogno in tutto il Paese, è un lavoro che ancora deve essere portato a compimento: le ragioni per cui è stato ucciso sono ancora attuali".
"Il 6 gennaio di 40 anni fa la mafia uccideva il presidente della regione siciliana, Piersanti Mattarella. Per non dimenticare chi ha vissuto e lottato per un'Italia senza mafie, per un'Italia più libera. Per sempre grazie!". Lo scrive su facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti
Il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, sta seguendo la seduta solenne a Palazzo Reale a fianco di Maria e Bernardo, figli del fratello Piersanti, assassinato dalla mafia 40 anni fa quando era presidente della Regione siciliana. La seduta è stata aperta dal presidente dell'Assemblea siciliana, Gianfranco Miccichè, dopo l'inno nazionale. (AN
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