Questo il comunicato della Corte costituzionale che ha giudicato inammissibile il referendum sulla legge elettorale sostenuto dalla Lega per abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro.
"La Corte costituzionale - si legge nella nota dell'Ufficio stampa - si è riunita oggi in camera di consiglio per discutere la richiesta di ammissibilità del referendum elettorale 'Abolizione del metodo proporzionale nell'attribuzione dei seggi in collegi plurinominali nel sistema elettorale della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica', presentata da otto Consigli regionali (Veneto, Piemonte, Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Sardegna, Abruzzo, Basilicata, Liguria).
In attesa del deposito della sentenza entro il 10 febbraio, l'Ufficio stampa della Corte costituzionale fa sapere che "a conclusione della discussione la richiesta è stata dichiarata inammissibile per l'assorbente ragione dell'eccessiva manipolatività del quesito referendario nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero proprio nella parte che, secondo le intenzioni dei promotori, avrebbe consentito l'autoapplicatività della 'normativa di risulta". Preliminarmente, "la Corte ha esaminato, sempre in camera di consiglio, il conflitto fra poteri proposto da cinque degli stessi Consigli regionali promotori e lo ha giudicato inammissibile perché, fra l'altro, la norma oggetto del conflitto avrebbe potuto essere contestata in via incidentale, come in effetti avvenuto nel giudizio di ammissibilità del referendum".
Referendum: il comunicato della Corte Costituzionale
Inammissibile per l''eccessiva manipolatività del quesito nella parte che riguarda la delega al Governo, ovvero nella parte che avrebbe consentito l'autoapplicatività della 'normativa di risulta''