"Trattative sulla prescrizione? Non ne sono a conoscenza". Così il ministro della Giustizia Bonafede risponde ai giornalisti, mentre crescono le spinte su un possibile rinvio dell'entrata in vigore delle nuove norme.
"Il mio impegno è portare la riforma per abbreviare i tempi dei processi al Consiglio dei Ministri. Lì ciascuno si assumerà le sue responsabilità". "Sulla prescrizione - ha detto Bonafede - non mi sono mai sottratto al dibattito", ma "i cittadini devono sapere che c'è una maggioranza che lavora. Questo significa stare a un tavolo a scrivere le norme, non urlare e strillare da mattina a sera".
"Siamo in maggioranza, invece vedo toni di chi sembra all'opposizione. A volte sembra che i testi glieli scrivano Salvini o Berlusconi". "Non possono continuare a molestare i cittadini con dichiarazioni che sembrano minacce",
"La riforma del processo penale é pronta già da qualche mese e sulla riforma c'è l'accordo da parte della maggioranza. Noi dobbiamo dare ai cittadini un processo penale breve e invece continuiamo a parlare di argomenti che stanno bloccando la strategia del governo".
Va all'attacco anche Di Maio: "Abbiamo fatto la prescrizione e vogliono cancellarla, abbiamo fatto il reddito di cittadinanza e vogliono un referendum per toglierlo". Poi assicura la sua presenza alla manifestazione del 15 febbraio che ha nel mirino anche i vitalizi.
"Noi lo avevamo proposto ma avevamo capito che Bonafede era contrario" al rinvio della riforma della prescrizione, "ma se si fa il rinvio siamo i più contenti del mondo perché un rinvio ci darebbe modo di affrontare con più calma la riforma del processo penale". Lo dice Andrea Orlando, vicesegretario Pd, interpellato in Transatlantico alla Camera. A chi gli chiede se sia possibile che la riforma arrivi in Cdm e intanto si rinvii la prescrizione, replica: "Ci sono tante soluzioni possibili".
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