Politica

Salvini all'attacco: 'Conte ci porti fatti, non promesse'

Rimarremo in Aula sino a che non si daranno risposte concrete agli italiani

L'intervento di Matteo Salvini in Senato

Redazione Ansa

"Siete riusciti a far indispettire in pochi giorni vescovi, baristi, negozianti, vuol dire che avete sbagliato qualcosa". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, va all'attacco del governo intervenendo a Palazzo Madama. "Qualcuno sta trattando gli italiani come bambini dell'asilo che vanno accuditi. Gli italiani sono stati rispettosi, ricchi di dignità e generosità. Ma restituiamo questa generosità: dite poche cose e quelle facciamo. Gli italiani non sanno chi può aprire, chi no. Lei non è pagato per elencare quello che non va, ma per risolvere quello che non va. Ricordo a chi ci guarda da casa - prosegue Salvini - che se il governo può usare questi miliardi è solo perchè la Lega e il centrodestra hanno votato quel provvedimento. Se non fossimo stati in aula il governo avrebbe perso giorni e miliardi.  Il governo deve scegliere tra la libertà, i produttori, le imprese e la Cgil. E i voucher no, e il taglio delle tasse no... Probabilmente questi signori non hanno il problema dell'incasso a fine mese. Il governo scelga tra burocrazia, lo statalismo e i produttori". 

"Rimarremo in Aula - assicura Salvini - sino a che non si daranno risposte concrete agli italiani: basta chiacchiere, basta parole. La prossima volta, venga a dire abbiamo fatto, non faremo, faremo. Alcuni vedono un futuro cinese - conlude il leader della Lega - altri un futuro tedesco. Io e la Lega vediamo un futuro orgogliosamente italiano. La prossima volta non ci porti promesse ma fatti realizzati". 

   

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