Calo dell'Irap per quasi tutte le imprese italiane, circa 1,8 milioni. Sconti a chi investe in aziende colpite dal Covid.
Per aiutare il turismo, il settore più martoriato, ci saranno anche sconti per gli affitti (previsti anche per tutti quelli che hanno avuto perdite ma solo fino al 60%) e ora anche l'abolizione della prima rata dell'Imu (con una copertura di circa 120 milioni), a patto che alberghi e pensioni siano gestiti dai proprietari. La cancellazione dell'Imu vale anche per le strutture turistiche di laghi e fiumi. Il pacchetto per le imprese, comunque, resta uno dei più corposi del provvedimento: confermati contributi a fondo perduto per micro-aziende, commercianti, artigiani e autonomi sotto i 5 milioni di ricavi, mentre si sta ancora lavorando agli aiuti per le imprese di medie dimensioni. La novità è quella del taglio dell'Irap che interesserà tutte le imprese fino a 250 milioni di ricavi, come ha annunciato Gualtieri: si tratterebbe di quasi un milione e ottocentomila attività produttive, artigianali e commerciali sottoposte all'Irap. La quasi totalità visto che oltre i 250 milioni, stando alle statistiche sulle ultime dichiarazioni dei redditi, c'erano solo 970 imprese. Tutti questi contribuenti non dovranno andare alla cassa entro il 16 giugno per pagare saldo e acconto dell'imposta, senza distinzioni in base alla perdita di fatturato (esulta Iv), come previsto dalle prime bozze della norma. Ancora in valutazione anche le misure a sostegno delle ricapitalizzazioni, nelle prime ipotesi un mix tra sconti fiscali e intervento dello Stato attraverso Invitalia, mentre per le grandi imprese dovrebbe essere confermato il coinvolgimento di Cdp con un fondo apposito. Per le imprese sono in arrivo anche altri fondi per rendere più sicuri i luoghi di lavoro e ridurre il rischio contagio. I primi 50 milioni messi a disposizione di Invitalia con il programma Imprese Sicure sono finiti il primo giorno, davanti a un boom di domande per oltre un miliardo di richieste di rimborsi per i soli acquisti di mascherine e dispositivi di protezione. Ora dovrebbero esserci altri 600 milioni tra credito d'imposta per le sanificazioni e i dispositivi e aiuti a fondo perduto sempre per adeguare i posti di lavoro: le imprese fino a 9 dipendenti potranno avere massimo 15mila euro, 50mila euro fino a 50 dipendenti e quelle più grandi massimo 100mila euro.
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