"Anche le acciaierie di Piombino si inseriscono nell'ambito del piano allo studio del Governo per supportare un nuovo modello di siderurgia ecosostenibile in Italia" Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico durante il tavolo sull'acciaieria di Piombino, ex Lucchini passata a Jindal.
"Per questo motivo, - si legge in una nota - il ministro ha manifestato la disponibilità ad agevolare la ripresa produttiva del sito e ad accompagnare gli investimenti necessari all'ammodernamento degli impianti anche prevedendo un possibile ruolo attivo dello Stato". Jindal si è impegnato a presentare il nuovo piano industriale entro due settimane.
"Nel pacchetto degli interventi che andranno definiti alla luce del nuovo piano industriale - spiega una nota del Mise - entreranno misure per modernizzare lo stabilimento di Piombino, garantendo all'azienda la liquidità necessaria per la produzione e gli investimenti, la definizione di un costo dell'energia più funzionale alla sostenibilità economica dell'acciaieria toscana".
A questi strumenti si aggiungeranno quelli collegati al nuovo accordo di programma nel quale rientrano gli interventi in tema di logistica, infrastrutture e ambiente. Al tavolo, che si è tenuto oggi in videoconferenza, erano presenti, oltre al ministro Patuanelli, Sajjan Jindal, presidente del gruppo JSW, i sottosegretari Alessia Morani e Alessandra Todde, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il Presidente e Ad di JSW Italy Virendar Bubbar.
"E' stato un confronto collaborativo e costruttivo - si legge nella nota - che ha consentito di delineare un percorso condiviso che garantisca i lavoratori e il prosieguo delle attività produttive a Piombino, anche in conseguenza dell'emergenza Covid che ha reso ancora più complessa la situazione dell'intero settore nazionale e internazionale dell'acciaio".