"Dalla padella alla brace": un uomo di cultura e di scuola navigato come Marco Lodoli, scrittore, sceneggiatore, oltre che preside, ne ha già viste tante di riforme, proteste scolastiche e annunci salvifici ma forse proprio per questo è realista. "Non c'è una ricetta buona e sicura per la scuola con quello che è capitato con la pandemia, si può solo cercare di fare del proprio meglio e soprattutto sperare che il virus perda potenza altrimenti c'è poco da stare a distanza di 'rime buccali' come con bizantinismi eccelsi chiamano lo spazio tra le bocche", dice in un'intervista all'ANSA 'a caldo' dopo che il Governo ha annunciato l'approvazione delle linee guida e la ripresa delle lezioni in presenza dal 14 settembre.
Lodoli sostiene che la dad, ossia la didattica a distanza "dopo l'iniziale euforia è stata per me una esperienza deprimente, con studenti in pigiama che non sapevi neppure se ci fossero veramente ad ascoltarti" e che dunque tornare in aula "è senza dubbio una priorità assoluta, ma da qui a tornare in sicurezza temo che ci sia grande differenza. I ragazzi, che si sono comportati benissimo in questo periodo, sono per definizione energia, esistono per così dire per mescolarsi e il virus, se a settembre ci sarà ancora, mi sembra davvero difficile che non si insinui". Lodoli ripete che non ci sono soluzioni davvero efficaci: "sì va bene il distanziamento, si va bene la mascherina ma gli spazi scolastici sono quelli che sono come tutti i professori e il personale ben sanno. Va bene andare anche il sabato, fare i turni per la ricreazione, fare lezione all'aperto ma la scuola per definizione è un mondo circolante, impossibile non essere a contatto e non vorrei aggiungere anche competenze di polizia e sanitarie a quelle che già abbiamo. La scuola esiste per stare insieme, non è un mondo astratto, ecco perché penso che al di là delle buone volontà e delle linee guida dobbiamo sperare che la malattia regredisca, al momento invoco prudenza perché la situazione con nuovi focolai mi sembra fluida". (ANSA).
Marco Lodoli, sulla scuola niente ricette, speriamo virus muoia
Scrittore-preside, dad è deprimente ma regole bizantine pure