La Direzione del Pd approva la proposta del segretario Nicola Zingaretti di votare sì al referendum del 20 settembre, passaggio tutt'altro che indolore in casa Dem dove, pur con toni pacati, le posizioni pro e contro il taglio dei parlamentari sono rimaste immutate. Un sì, in ogni caso, che rafforza i vincoli dell'alleanza con M5s, nella speranza che ora siano i pentastellati a compiere passi verso le direzioni auspicate dagli alleati Dem, a partire dalle modifiche ai decreti Salvini, l'utilizzo delle risorse del Mes e il cammino delle riforme.
"La decisione di votare Sì è stata presa dai parlamentari in grandissimo numero. E' chiaro che all'interno delle forze politiche ci possono essere distinguo e discussione ma la decisione" presa dalla Direzione Pd "era una decisione anche modo attesa" rispetto al voto parlamentare. Lo dice il premier Giuseppe Conte parlando con i cronisti a Beirut. "Non credo che la maggioranza fosse così agitata sul referendum", aggiunge il premier a chi gli chiede se il Si del Pd al referendum "tranquillizzi" la maggioranza.
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