"Forse chi critica non ha capito la gravità della situazione che stiamo vivendo". Il ministro della cultura e del turismo Dario Franceschini risponde con un video su Facebook alle polemiche e alla valanga di critiche piovute per lo stop a cinema e teatri e assicura il suo impegno "perché lo stop sia il più breve possibile". Nonché l'impegno a proseguire e aumentare gli aiuti alla categoria "cominciando dai più deboli". Ma ribadisce di assumersi la responsabilità della decisione e sottolinea: "non è stata una decisione gerarchica. Dovevamo ridurre la mobilità".
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Intanto arriva dalla Puglia la protesta di un gestore del cinema. "All'ingresso ho affisso un cartello con la scritta 'Io resto aperto': tenere il cinema aperto è una forma di disobbedienza civile per protesta contro questa chiusura che non ha senso perché il cinema resta tra i luoghi più sicuri e controllati". E' la sfida che Antonio Mosticchio, titolare del cinema "Multiplex Sala Fasano" di Taviano, in Salento, lancia alle nuove disposizioni anti-Covid del più recente Dpcm, che torna a chiudere cinema e teatri.
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