Politica

Espulsi 15 senatori M5s che hanno votato no fiducia. Dibba si scalda

Lo annuncia su Facebook il capo politico del Movimento 5 stelle. Grillo: 'Unità unica strada'

Redazione Ansa

Non si calmano le fibrillazioni nel Movimento cinque stelle dopo il voto di fiducia al governo Draghi con il capo politico Vito Crimi che fa sapere che "i 15 senatori che hanno votato no alla fiducia saranno espulsi. Si collocano, nei fatti, all'opposizione. Per tale motivo non potranno più far parte del gruppo parlamentare del Movimento al Senato. Ho dunque invitato il capogruppo a comunicare il loro allontanamento, ai sensi dello Statuto e del regolamento del gruppo".  Intanto a farsi sentire è Alessandro Di Battista. "Ci sono cose da dire. Scelte politiche da difendere. Domande a cui rispondere - scrive su Instagram - ed una sana e robusta opposizione da costruire. Ci vediamo sabato alle 18.00 con #DiBattistaLive su Instagram. Coraggio!". 

Sulla questione delle espulsioni entra in campo anche Beppe Grillo. 

"Siamo nell'era della resilienza, dell'antropocene, e dobbiamo necessariamente effettuare un salto quantico, passare da un regime di equilibrio (che realmente non lo è più) a un altro e l'unità, il patto verde, è l'unica strada". Lo scrive su Fb Beppe Grillo rilanciando un post sul suo blog sulla transizione ecologica a firma della senatrice Patty L'Abbate.

 

E sei senatori escono allo scoperto per il No. "Esprimiamo la nostra piena solidarietà ai senatori M5S espulsi per aver votato contro la fiducia a questo Governo della grande ammucchiata, per essersi astenuti o per non essere stati presenti. La loro espulsione suona anche come un avvertimento nei confronti di noi deputati". Lo affermano Pino Cabras, Andrea Colletti, Jessica Costanzo, Paolo Giuliodori, Alvise Maniero e Andrea Vallascas annunciando che "anche noi voteremo convintamente 'no'".

"Buongiorno. Ho appena letto il post del reggente perpetuo in cui comunica l'espulsione dal gruppo parlamentare dei 15 senatori, tra cui ci sono anche io, che ieri non hanno dato la fiducia al governo Draghi. Ho preso la decisione. Mi candido a far parte del comitato direttivo del M5S (da cui non sono espulsa). Credo che il 41% degli iscritti contrari ad allearsi con tutti, compresi Berlusconi, Salvini e Renzi, debbano essere rappresentati. Sono convinta, inoltre, che se il quesito fosse stato riproposto, come lo statuto prevede, quel 41% sarebbe stato più alto. Auspico, quindi, la massima serietà nel percorso che porta alle candidature e l'urgenza necessaria a sbloccare l'azione del M5S". Lo scrive su Facebook Barbara Lezzi, tra i 15 senatori del Movimento che ieri non ha votato la fiducia.

"Ci sto lavorando" al gruppo e "sto lavorando anche" al nome. Lo dice a Rai Radio1, ospite di Un Giorno da Pecora, l'ormai ex senatore M5S Mattia Crucioli. "Tecnicamente siamo nel Misto ora, ma io - afferma - voglio fare una opposizione seria". Non farà ricordo contro l'espulsione quindi?"No, assolutamente no", ha detto Crucioli a Rai Radio1.

"La transizione ecologica è proprio questo, un processo necessario di trasformazione a livello tecnologico, economico, ecologico, socio-culturale e istituzionale, scale che si influenzano e si rafforzano vicendevolmente", si legge nel post del Garante M5S.

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