"Invidio molto Matteo Salvini che ha una idea su tutto e che dice la sua su tutto, esattamente il modello tipico italiano tutti ct della Nazionale, ma penso invece che la politica fatta così tutto sommato abbia fatto tanti danni. La pandemia ci ha dimostrato quanto sia importante fidarsi della scienza e di chi ha competenze e responsabilità di prendere le decisioni". Lo ha detto il segretario del Pd, Enrico Letta, in un incontro con la stampa estera, a Roma, rispondendo a una domanda sul vaccino Sputnik.
"A maggior ragione dopo la complessa giornata di ieri", aggiunge (riferendosi allo stop alla somministrazione dei vaccini AstraZeneca n.d.r.) serve "una politica responsabile" visto che "è facile aizzare la paura".
Quanto alle posizioni politiche dell'ex Ministro dell'Interno leghista ha aggiunto: "Ho visto Salvini fare la virata" sull'Ue "ed essere ora tranquillamente su quelle posizioni..... E' come se il Papa andasse a San Pietro e dicesse 'cari fedeli vi devo dire una cosa che è rilevante ma non cambia niente, abbiamo scoperto che Dio non esiste, ma continuate a andare a messa'. Mi è sembrato che il ragionamento di Salvini sul programma Draghi fosse la stessa cosa: l'Europa non è la causa di tutti i mali come abbiamo raccontato per anni, ma facciamo finta di niente".
Rispondendo ad una domanda sul perchè lui dovrebbe resistere di più di altri segretari del Pd "fagocitati" dalla guerra tra correnti, Letta ha risposto: "Perché questa è l'ultima chance".
Sull'ingresso di M5s nel Pse, il neo segretario del Pd ha fatto sapere che ne parlerà "con gli europarlamentari e il capogruppo Benifei, non voglio dire una cosa senza averne parlato con loro ma la mia tendenza è di essere favorevole ad una evoluzione in termini europeistici di M5s, se l'evoluzione è l'approdo al Pse non sono ancora in grado di dirlo perché non ho ancora fatto tutte le verifiche".
"I 5 Stelle guidati da Conte - ha proseguito Letta - saranno una sorpresa e sono disponibile a capire meglio. Siamo interessati a stabilire un rapporto con loro. Il Paese deve andare a un confronto fra due vasti campi, da una parte le destre, con Salvini e Meloni protagonisti, e dall'altra parte un'alleanza di centrosinistra guidata dal Pd che dialogherà con i 5 Stelle". "Ho molto filo da tessere", e "nei prossimi giorni incontrerò Conte". "Terrò insieme il Pd e c'è l'alleanza di centrosinistra da costruire, con i 5 stelle, sarà un campo largo e articolato, ma vincente. L'incontro con Conte, ma non solo con lui, anche tanti atri esponenti politici, Speranza sarà uno dei primi". "Diamo per scontato che Salvini e Meloni si mettano insieme alle prossime elezioni, ma ora sono un all'opposizione dell'altro, queste contraddizioni esploderanno".
"Non pensiate che sia arrivato qua per essere un commissario del Pd che lo commissaria per renderlo più con la testa chinata nei confronti del governo. Sono qua perché ritengo che il Pd sia a casa sua col programma del governo e per preparare l'alleanza di centrosinistra guidata dal Pd che vincerà le elezioni del 2023. Questo è l'impegno di prospettiva", ha aggiunto.