Politica

Draghi: 'Interverremo su operatori no vax. Scuola riapre fino alla prima media'

Italia per prima in Ue ha posto tema export vaccini

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Redazione Ansa

Il decreto per eliminare il rischio di operatori sanitari non vaccinati. Il ritorno a scuola in presenza come priorità del momento. Lo scostamento di bilancio per i nuovi ristori a metà aprile. In tre punti il premier Mario Draghi, in una lunga conferenza stampa, traccia l'azione del suo governo in quella che, a Palazzo Chigi e non solo, sperano sia l'ultima tranche di vera emergenza pandemica per l'Italia.

"Riapertura della scuola fino alla prima media". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa. 

"Il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio", ha spiegato il premier.

LA CONFERENZA STAMPA

 

 

"In alcuni casi sarà possibile effettuare il test" per gli studenti "ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo", ha detto ancora Draghi.

"Noi per primi abbiamo proposto" il tema delle restrizioni all'export di vaccini nei Paesi extra-Ue. "Ora purtroppo è un tema all'attenzione di tutti".

"Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti".

Salvini: "Impensabile tenere chiusa Italia ad aprile". Draghi: "Chiusure dipendono dai dati dei contagi"

"Il governo intende intervenire: non va bene che operatori sanitari non vaccinati siano a contatto con malati. La ministra Cartabia sta prendendo un provvedimento a riguardo". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

LE IPOTESI IN CAMPO

"Ci sarà un incontro la prossima settimana tra le Regioni e il governo centrale, ci sarò anche io. Bisogna lavorare tutti insieme, inutile mettere divieti o minacciare misure. Il criterio di fondo è l'età. Si va avanti così e si va avanti bene". Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa. La risposta delle Regioni alle parole pronunciate in Parlamento sui vaccini è stata "ampiamente positiva".

"Quello che ho detto in parlamento alle Regioni era una reazione spontanea davanti alle differenze tra le varie regioni. La Costituzione attribuisce al governo centrale competenze in caso di pandemia. il mio richiamo era anche un appello a collaborare, il richiamo era inteso a dire che bisogna vaccinare i fragili e gli ottantenni e poi andare in ordine di età, ho anche detto che il criterio dell'età deve tornare a essere prioritario. Perchè si vedono categorie che sono state vaccinate prima e non si capisce perché siano più esposte degli ultraottenni che poi sono i nonni che stanno con i nipoti".

"Le chiusure sono pensabili o impensabili solo in base ai dati che vediamo" sui contagi. "Le misure hanno dimostrato nel corso di un anno e mezzo di non essere campate per arie. E' desiderabile riaprire, la decisione se farlo o meno dipende dai dati." Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulle parole di Matteo Salvini sul mantenimento delle chiusure.

"Sono d'accordo con Garavaglia, se potessi andare in vacanza ci andrei volentieri" Lo dice il premier Mario Draghi in conferenza stampa rispondendo ad una domanda sulle parole di Massimo Garavaglia che ha invitato gli italiani a prenotare le vacanze estive.

"Si pensa che lo scostamento di bilancio debba essere alla data della presentazione del Def, quindi a metà aprile. Non annunciamo i numeri per vedere l'effetto che fa, si vede quali e quanti sono i bisogni e da questo emerge lo scostamento necessario".

"Il blocco dell'export è completamente condiviso, la decisione è unanime dai paesi Ue. Però ora l'enfasi è tutta sul blocco ma non ne usciamo con i blocchi ma con la produzione dei vaccini, è l'unica cosa che ci farà uscire dalla pandemia e ci ridarà fiducia nel tornare a viaggiare, a costruire relazioni".

"L'intervento di Biden è stato molto importante, ha veramente portato aria nuova, fresca nei rapporti Stati Uniti-Ue".  "Biden ha riaffermato che il pilastro della politica estera americana è l'Ue. Un tempo si diceva gli Usa guardano all'est, all'Asia, era in posizione equidistante. Oggi no, c'è un solo alleato fondamentale ed è l'Ue".

"Il criterio enunciato dalla commissione è in parte una modifica del criterio precedente. Prima l'unico requisito per lo stop all'export di un certo vaccino era il non rispetto del contratto da parte di una società. Ieri la commissione ha allargato il criterio introducendo le parole proporzionalità e reciprocità. Conta anche cosa fa il Paese verso cui un vaccino è diretto, ovvero se consente o meno le esportazioni. La proporzionalità e un criterio più sottile, riguarda la spedizione di vaccini verso un Paese che ha una percentuale già alta di vaccinati".

Il presidente del Consiglio ha confermato, quindi, che si vaccinerà con AstraZeneca.  "Non sono stato vaccinato. Mi vaccinerò spero la settimana prossima: ho fatto la prenotazione e sto aspettando che mi rispondano", ha affermato il premier. 

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"Le misure ci hanno consentito di verificare i primissimi segnali di rallentamento del contagio. Oggi l'RT segna 1.08, la settimana passata 1.16 ed erano diverse settimane che cresceva. Il tasso di incidenza è sceso sotto i 250: c'è ancora una situazione delicata che va seguita con la massima attenzione ma possiamo consentirci in un quadro prudenziale una scelta di apertura della scuola". Lo dice il ministro Roberto Speranza, nella conferenza stampa, tenuta insieme a Draghi. 

Il ministro della Salute  ha spiegato che il vaccino sul quale si sta puntando è "Reithera. Siamo fiduciosi che a partire dall'autunno possa essere a disposizione' 

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