L'Authority del Canale di Suez ha annunciato la fine delle operazioni di dragaggio e l'inizio delle manovre di rimorchio del portacontainer Ever Given che da martedì blocca l'importante collegamento marittimo tra Asia ed Europa ma ha avvertito che si tratta di una procedura complessa che prevede vari tentativi, che potrebbero anche andare a vuoto.
Mettendo in dubbio la già controversa tesi iniziale che attribuiva l'incidente alla scarsa visibilità causata da una tempesta di sabbia, il capo dell'Authority del Canale di Suez - Osama Rabie - ha detto che un "errore tecnico o umano" potrebbe aver contribuito all'incagliamento della Ever Given. Il maltempo non è la causa principale dell'incidente, e ve ne sono altre, ha ribadito. "Le forti raffiche di vento e i fattori meteorologici non sono le sole ragioni principali dello spiaggiamento della nave. Anche altri errori, umani o tecnici, sono potuti entrare in gioco", ha detto l'ammiraglio in una conferenza stampa a Suez. Eppure era stato un comunicato del portavoce dell'Authority, George Safwat, a sostenere che perdita di orientamento del cargo che portato all'incagliamento è avvenuto per "assenza di visibilità" causata da una "tempesta di vento" che ha colpito la zona con venti di "40 nodi".
"Il capo dell'autorità", l'ammiraglio Osama Rabie, "ha annunciato l'inizio delle manovre di traino della nave arenata attraverso nove giganteschi rimorchiatori in testa ai quali ci sono il 'Baraka 1' e l 'Ezzat Adel'", riferisce un post pubblicato la notte scorsa sulla pagina Facebook dell'Authority. Questo, viene aggiunto, "dopo la fine delle operazioni di dragaggio attorno alla prua dal nave compiute dalla draga 'Mashour'". "L'ammiraglio Rabie ha spiegato che le manovre di traino richiedono la disponibilità di diversi fattori ausiliari, i più importanti dei quali sono la direzione del vento, l'alta marea e quella bassa": "un processo tecnico complesso che ha le proprie stime, procedure e molteplici tentativi", aggiunge ancora il testo.
Intanto è salito a 321 il numero delle navi in attesa dentro e attorno al Canale di Suez a causa dell'incagliamento del portacointainer Ever Given.
La Ever Given, lunga 400 metri e larga quasi 60, si è incagliata nel canale di Suez nel pieno di una tempesta di sabbia, mettendosi di traverso e ostruendolo completamente, costringendo le compagnie a deviare le proprie navi. Il blocco ha anche creato un ingorgo di oltre 200 navi ferme nel mar Rosso.
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