Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime pieno sostegno e profonda solidarietà al Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. "La conferenza anti Daesh da lui presieduta è stata un successo. Il Governo resta impegnato nel contrasto al terrorismo", sottolinea Draghi.
"Il Partito Democratico esprime solidarietà al ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, oggetto di intimidazioni e minacce intollerabili da parte dell'Isis. A lui va la mia personale vicinanza e quella dell'intera comunità democratica unita nella lotta al terrorismo e alla violenza jihadista". Lo dichiara il segretario del Partito Democratico, Enrico Letta. "L'impegno centrale del nostro Paese nella lotta al terrorismo dell'Isis è un punto saldo e indiscutibile. Solidarietà al ministro Luigi Di Maio per le minacce subite". Lo scrive su Twitter il presidente della Camera Roberto Fico.
Solidarietà a Luigi Di Maio è stata espressa anche dal leader della Lega Matteo Salvini, dalla presidente di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni e dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
Secondo le notizie riportate da Repubblica sui canali digitali di propaganda jihadista è "apparso un lungo testo di al-Naba, la rivista ufficiale dell'Isis" in cui viene preso in rassegna il discorso pronunciato da Di Maio al vertice anti-Daesh di Roma, organizzato da Italia e Stati Uniti. Nel testo si ripete che "lo Stato islamico prenderà Roma", secondo il quotidiano, che aggiunge come per i nostri servizi non ci sarebbero però "segnali preoccupanti per la sicurezza".
"Non saranno le minacce a fermare l'azione dell'Italia nella lotta al terrorismo. E lo stiamo dimostrando con i fatti". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Lugi Di Maio, commentando le notizie sulle minacce dell'Isis contro la città di Roma e nei suoi confronti. "Il nostro - ha aggiunto - è un grande Paese, forte e coeso, e la vicinanza che mi avete dimostrato oggi ne è l'ennesima testimonianza. Andiamo avanti uniti".
"Stiamo lavorando con grande determinazione per tutelare la sicurezza dei nostri cittadini, fermare i flussi migratori irregolari e bloccare i trafficanti di esseri umani".
Le minacce all'Italia riportate da al-Daba, organo propagandistico del Daesh, non rappresentano una novità, ma vengono attentamente vagliate dalla nostra intelligence secondo cui - apprende l'ANSA - da un lato, aumentano il livello di rischio per i connazionali e per gli interessi italiani che si trovano nelle aree dove agiscono gli estremisti dell'Isis e, dall'altro, potrebbero 'attivare' qualche lupo solitario presente nel nostro Paese, desideroso di guadagnarsi il rispetto del mondo jihadista.
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