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I proventi della vodka di Chernobyl ai rifugiati

Una società che produce Atomik, una vodka fatta nella zona di esclusione di Chernobyl, sta per presentare due nuove bevande premium e donerà i profitti ai rifugiati dell'Ucraina

Il sito della Grappa Atomik

Redazione Ansa

Una società che produce Atomik, una vodka fatta nella zona di esclusione di Chernobyl, sta per presentare due nuove bevande premium e donerà i profitti ai rifugiati dell'Ucraina. Lo riporta la Bbc.
    La mossa arriva mentre le truppe russe occupano la terra dove la frutta viene coltivata e raccolta per produrre liquori. Gli scienziati che hanno creato il progetto Atomik hanno studiato le coltivazioni nella zona di esclusione di Chernobyl per 30 anni.
    Il loro lavoro ha consentito ai residenti che vivono sui terreni contaminati di distillare frutta leggermente radioattiva fino ad ottenere uno spirito che non è più radioattivo di qualsiasi altro. 
   

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