Politica

Election day: amministrative e referendum il 12 giugno

Secondo turno il 26 giugno. Ceccanti twitta la notizia con l'ok del Cdm

Operazioni di voto in una foto d'archivio

Redazione Ansa

Il 12 luglio sarà Election day: si voterà infatti per i cinque quesiti referendari sulla giustizia proposti da Radicali e Lega ed ammessi dalla Consulta, nonchè per il primo turno delle amministrative che coinvolgeranno circa 950 Comuni per complessivi 8,5 milioni di elettori (il 26 giugno previsti i ballottaggi). L'ok è arrivato dal Consiglio dei ministri. Seguirà un decreto del ministero dell'Interno per le Amministrative ed uno del presidente della Repubblica per i Referendum. Si dividono i promotori di quest'ultima consultazione. I Radicali protestano per la data scelta, mentre Matteo Salvini esulta: "si risparmiano 200 milioni". Servirà il quorum per la validità dei cinque referendum abrogativi: dovrà cioè esprimersi il 50% degli elettori più uno.

Questi i quesiti: 1) si chiede di abrogare la parte della Legge Severino che prevede l'incandidabilità, l'ineleggibilità e la decadenza automatica per parlamentari, membri del governo, consiglieri regionali, sindaci e amministratori locali nel caso di condanna per reati gravi; 2) lo stop delle 'porte girevoli' per non permettere più il cambio di funzioni tra giudici e pm e viceversa nella carriera di un magistrato; 3) via l'obbligo per un magistrato di raccogliere da 25 a 50 firme per presentare la propria candidatura al Csm; 4) togliere la "reiterazione del reato" dai motivi per cui i giudici possono disporre la custodia cautelare in carcere o i domiciliari per una persona durante le indagini e quindi prima del processo; 5) il quesito chiede che gli avvocati, parte di Consigli giudiziari, possano votare in merito alla valutazione dell'operato dei magistrati e della loro professionalità.

Maurizio Turco e Irene Testa, segretario e tesoriere del Partito Radicale criticano la decisione del Governo e la tv pubblica che negherebbe la possibilità ai cittadini "di conoscere e ai promotori di essere conosciuti. Una tornata elettorale e referendaria tra il 12 e il 26 giugno equivale a boicottare la partecipazione popolare, a delegittimare ulteriormente la politica, a boicottare i referendum. Se questo è l'obiettivo lo si può considerare sin d'ora raggiunto. Noi non ci stiamo - aggiungono - ad avallare questo scempio mentre si poteva legittimamente rimandare il voto amministrativo e referendario a metà ottobre". Salvini si dice invece soddisfatto "perché hanno ascoltato la richiesta della Lega. L'election day comporta un risparmio di tempo e soldi, almeno 200 milioni di euro che chiederemo vengano usati per tagliare ancora i costi di bollette e benzina".

Le Amministrative coinvolgono circa 950 Comuni (tra cui 4 capoluoghi di regione, Genova, Palermo, Catanzaro e L'Aquila) e 22 capoluoghi di provincia ((Alessandria, Asti, Barletta, Belluno, Como, Cuneo, Frosinone, Gorizia, La Spezia, Lodi, Lucca, Messina, Monza, Oristano, Padova, Parma, Piacenza, Pistoia, Rieti, Taranto, Verona e Viterbo). Per i Comuni della Valle d'Aosta le urne sono anticipate al 15 maggio (ballottaggio il 29), per quelli del Trentino Alto Adige il 29 maggio (ballottaggio il 12 giugno).

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