Il ministro della Difesa Lorenzo Guerini dal vertice di Ramstein annuncia un nuovo decreto sull'invio di armi all'Ucraina. Mentre M5s avverte che non appoggerà invii di armi che non siano di difesa.
"L'Italia continuerà a fare la propria parte sulla base delle indicazioni decise dal Parlamento italiano. Da questo punto di vista, ci sarà un nuovo invio da parte italiana di equipaggiamenti militari, indispensabili per continuare il supporto alla resistenza ucraina", lo ha detto a Ramstein il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, riferendosi, sottolinea la Difesa, al secondo decreto interministeriale "attualmente in via di finalizzazione, della stessa natura della precedente tranches di aiuti, forniti sulla base delle richieste da parte ucraina e in ossequio alle risoluzioni del Parlamento italiano". "La nostra volontà di continuare a sostenere le Forze Armate di Kiev è quanto ho già di recente ribadito al ministro della Difesa ucraino, Reznikov, nel corso della telefonata della scorsa settimana in cui ci siamo confrontati sulle esigenze del suo Paese in termini di aiuti", ha proseguito Guerini, che ha pure sottolineato l'importanza della riunione di oggi, a Ramstein, tra i Paesi che sostengono l'Ucraina e di un formato come quello odierno, "estremamente utile per coordinare al meglio le azioni in corso".
"Il M5s si oppone all'invio di aiuti militari e a controffensive che esulino dal perimetro del legittimo esercizio del diritto di difesa di cui all'articolo 51della Carta dei diritti dell'uomo". Così il leader M5s Giuseppe Conte al termine del Consiglio nazionale del Movimento che ha deliberato la decisione. "Abbiamo chiesto - ha detto il leader M5s - al premier Draghi e al ministro Guerini di riferire in Parlamento in modo che ci sia piena condivisione sull'indirizzo politico e piena possibilità di conoscere gli interventi programmatici del governo " sulle armi all'Ucraina.
"Giovedì si svolgerà una ulteriore audizione del ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, al Copasir per un aggiornamento sulla situazione in Ucraina anche alla luce della riunione degli alleati svoltasi oggi nella base di Ramstein in Germania. Nel corso della audizione sarà anche data informazione sul nuovo decreto interministeriale inerente l'invio di equipaggiamento ed armi in Ucraina secondo quanto previsto dal decreto legge 14/2022". Lo fa sapere il presidente del Copasir, Adolfo Urso. Il Copasir, informa Urso, "si riunirà già stasera per il seguito del dibattito sulla Relazione al Parlamento sulle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina nell'ambito della sicurezza energetica. Esame che continuerà anche nella seduta di domani". Sempre domani, continua il presidente del Comitato, "è prevista anche l'audizione dell'onorevole Paolo Guzzanti, già presidente di Commissione di inchiesta parlamentare, nell'ambito dell'indagine conoscitiva 'sulle modalità di attuazione della desecretazione degli atti per una migliore conservazione e accessibilità dei documenti'; mentre giovedì è prevista l'audizione del capo di Stato Maggiore della difesa pro tempore, generale Ezio Vecciarelli nell'ambito della indagine conoscitiva su intelligence e difesa europea".