Politica

È scontro tra Orlando e Bonomi sul lavoro e i salari

Confindustria: "Un ricatto". Il ministro: "Inconsapevoli"

Il ministro Andrea Orlando con Carlo Bonomi Presidente di Confindustria (s)

Redazione Ansa

"Ministro Orlando non è quella la strada. Dire aiuti alle imprese con aumento salari è un ricatto. Che modo è di porsi da parte di un ministro della Repubblica? È questo il patto che ci proponete? Noi crediamo che sia un'altra strada". Lo ha detto, intervenendo alle celebrazioni per i 50 anni di Confindustria Emilia-Romagna, il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. "Il vero taglio che dobbiamo fare - ha aggiunto - è quello del cuneo fiscale: questa è equità sociale. Questa è la strada che dobbiamo perseguire".

A giudizio del numero uno di Confindustria "il Patto per l'Italia si costruisce tutti insieme, non con i ricatti. Vede, caro ministro Orlando - ha osservato - non è quella la strada, dire daremo aiuti alle imprese solo se aumenteranno i contratti perché quello è un ricatto. E' questo il Patto per l'Italia che ci proponete? Noi crediamo invece che sia un'altra strada". Questa, ha argomentato ancora, "è l'ennesima e ulteriore conferma di quel sentimento anti-industriale che pervade ancora una parte del nostro Paese. Noi siamo in un Paese in cui le competenze sono trascurate, noi siamo in un Paese in cui si pontifica sull'impresa da parte di chi non ha fatto un giorno di lavoro in fabbrica. Noi - ha sottolineato ancora Bonomi - è dalla formazione dell'ultima legge di bilancio che stiamo insistendo per mettere più soldi in tasca agli italiani con il taglio contributivo del cuneo fiscale, per rendere competitive le nostre imprese: specialmente oggi è impensabile con l'aumento del costo delle materie prime, del costo dell'energia, con margini che si sono contratti i margini, che noi si possa aumentare i salari. Dobbiamo mettere i soldi in tasca agli italiani diminuendo le tasse".

"Ricatto? Ho detto una cosa molto semplice, non ho capito cosa si vuol mettere in questo patto, se significa chiedere qualcosa non è patto, ma patto è se ognuno mette una disponibilità. La mia non mi sembrava una proposta eversiva. A me sorprende questa reazione, perché mi dà l'idea di una inconsapevolezza di quello che si può produrre nel Paese nei prossimi tempi. Noi rischiamo la crisi sociale e una caduta della domanda interna. Di questo le imprese si dovrebbero preoccupare". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, intervenendo all'Agorà, in corso al Nazareno, commentando il titolo de Il Sole 24 Ore.
"Io ho detto che nel momento in cui c'è una situazione drammatica dei salari il patto può essere che a fronte di un supporto alle imprese loro si impegnano a un rinnovo e a un adeguamento dei salari, non mi sembra una cosa eversiva, ma il Sole24Ore vuole lesinare sui salari e non sui titoli", ha aggiunto Orlando.

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