Politica

Comunali: a Genova Bucci verso la riconferma al primo turno

Exit poll lo danno sopra il 51%. Dello Strologo non va oltre 40%

Marco Bucci

Redazione Ansa

Sindaco dove va a festeggiare?: "Non festeggio". E via a concedere la centesima intervista, perchè tutte le televisioni vogliono capire il segreto di Marco Bucci, che cinque anni fa è stato il primo sindaco di centrodestra a governare la Genova della sinistra e oggi addirittura raddoppia. E' un uomo molto pragmatico Bucci, gli piace chi fa, non chi parla, e i genovesi lo hanno confermato per questo. La tragedia del Morandi, oltre al dolore per i 43 poveri morti, avrebbe potuto portare una devastazione economica ma Bucci un'ora dopo il crollo era già in azione, a dire cosa e come fare, con un ritmo e una forza che trasmetteva positività. E molti, anche tra gli avversari, hanno ringraziato il cielo che in uno dei momenti più drammatici della storia della città al timone ci fosse lui. Non sta mai fermo, non tentenna. "Entro metà luglio avremo la nuova giunta e il primo consiglio comunale, ma non staremo fermi, abbiamo molte cose da fare, sulla metropolitana lavoreremo ardentemente" dice. Una delle qualità riconosciute è la convinzione che ogni problema si affronta e si risolve. "Abbiamo fatto tante cose positive ma ci sono ancora tante parti della città che hanno bisogno del nostro intervento. Investiremo 1 miliardo in manutenzioni nei prossimi cinque anni" dice. "Lavorerò per tutti, anche per quelli che non sono andati a votare e per chi non mi ha votato". Non si preoccupa per la grande astensione: "in America sono al 45% come noi - dice - le società moderne vanno in questa direzione ma questo non vuol dire che i voti non siano validi". E' pronto ad accettare la collaborazione dell' avversario, Ariel Dello Strologo, che ha annunciato una opposizione costruttiva, non sterile, gli ha mandato subito un messaggio di congratulazioni e poi è andato di persona in Comune a Palazzo Tursi a fare i complimenti.

E Bucci si è commosso mentre gli stringeva la mano e gli diceva: "sono rimasto colpito dalle tue parole". La vittoria di Bucci è molto personale, i partiti di centrodestra hanno contribuito ma il sindaco ha battuto tutti con un distacco quasi imbarazzante. Le sue due liste civiche arrivano al 24% (una 19% e una 4%) , Fdi e lista Toti si fermano sotto al 10%: la Lega, che aveva scoperto e lanciato Bucci, e Fi sono ancora più indietro. "Si siamo primi - dice Bucci - significa che i cittadini hanno scelto le persone e ritengono che abbiano lavorato bene. Ma non siamo un partito, le liste portano cittadini che vengono votati perchè conosciuti, ma i partiti sono fondamentali". E mentre cammina nel centro di Genova e riceve applausi, si gira e cerca Toti, lo vuole al suo fianco mentre attraversa via Garibaldi, la Strada Nuova, costruita negli anni d'oro dalla Repubblica che dominava il Mediterraneo. Ma chiama accanto a se anche Edoardo Rixi, leader di un Lega ridimensionata, poi prende sottobraccio anche Matteo Rosso, il capo di Fdi in Liguria, che gongola per il raddoppio dei voti è il primato tra i partiti della coalizione. Toti ha detto che il centrodestra vince se si allarga al centro, anche con Iv, se cerca i moderati e la forza delle liste civiche. "Quello che importa è che tutti i partiti, anche quelli grandi come Lega e Fratelli d'Italia, abbiano capito che il centrodestra può vincere solo con un baricentro moderato, riformista, popolare, filo europeista e filo atlantico". A sera, a Tursi, la scena è tutta di Bucci. Nel Salone di Rappresentanza, dove Cristoforo Colombo e Andrea Doria osservano dalle tele alle pareti un nuovo condottiero genovese, le televisioni sono tutte per lui: "Sono contento che si possa andare avanti altri cinque anni per costruire la città internazionale che vogliamo, la nostra visione è condivisa". Ora si festeggia, ah no.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it