Passano le ore e manca ancora il "fatto politico" che potrebbe consentire di sbloccare la crisi di governo. I governisti 5S continuano a stare coperti mentre Forza Italia e la Lega alzano la posta.
Pontieri sarebbero già a lavoro per sminare il campo dalle richieste dei partiti: i desiderata della Lega - che potrebbe volere un cambio al ministero dell'interno e della Salute dove siedono la ministra Luciana Lamorgese e il collega Roberto Speranza - sarebbero destinati a essere delusi perché considerati "irricevibili". Non è invece escluso, si ragiona in ambienti parlamentari, che il partito guidato da Matteo Salvini possa ambire al ministero delle Politiche agricole, oggi guidato da Stefano Patuanelli che insieme alla collega Fabiana Dadone (M5s) e ad una pattuglia di sottosegretari potrebbe dimettersi. Ma in questo caso si tratterebbe - viene spiegato - di semplici sostituzioni. Il momento della verità sarà domani: Draghi è atteso alle 9.30 in Senato dove terrà le sue comunicazioni, che saranno poi seguite da un lungo dibattito. Il voto di fiducia infatti, se si terrà sarà solo in serata. I deputati invece dovranno eventualmente attendere giovedì.
Crisi di governo: si alza tensione, incognita governisti M5s - IL PUNTO ALLE 18
Domani Draghi al Senato, giovedì alla Camera. Nodo rimpasto