Ore 16.02 - Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella avrebbe avviato delle consultazioni telefoniche sentendo i leader della maggioranza per fare il punto della situazione dopo il dibattito parlamentare al Senato sulla fiducia. Tra le ipotesi, si ragiona sempre in ambienti parlamentari, anche quella delle condizioni per un Draghi bis. Sullo sfondo lo scioglimento delle Camere.
Ore 15.41 - Si starebbe andando verso la conta in Aula con il voto sulle risoluzioni. Draghi potrebbe aspettare l'esito di questi voti prima di decidere il da farsi. E' quanto viene spiegato da fonti qualificate di governo.
Ore 15.04 - "Voglio subito rassicurare che non troverete mai un 5 Stelle che sulla base di convenienze elettorale faccia accadere il governo, qualunque cosa possa accadere, siamo fatti così. Abbiamo sempre mantenuto una linea di assoluta responsabilità". Lo ha detto il senatore del M5s, Ettore Licheri, intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi.
Ore 14.45 - "Come ha correttamente sottolineato il presidente Mario Draghi nel corso del suo intervento, la decisione del Movimento 5 stelle ha rotto il patto di fiducia che era alla base del governo di unità nazionale, che pure ha affrontato - con successo e ha avviato con il nostro leale contributo - gravi emergenze e avviato un lavoro prezioso sul Pnrr. Il cdestra di governo è disponibile a un 'nuovo patto' di governo e continuerà a dare il suo contributo per risolvere i problemi dell'Italia soltanto con un nuovo governo, guidato ancora da Mario Draghi, senza il M5S e profondamente rinnovato". Così in una nota del centrodestra di governo.
Ore 14.30 - Amplia i cali Piazza Affari dopo l'intervento del capogruppo al Senato della Lega, Massimiliano Romeo, che ha chiesto al premier Mario Draghi "discontinuità", escludendo i 5Stelle dalla maggioranza di governo. I timori sull'esito della crisi e sul destino del governo spingono il Ftse Mib sui minimi di giornata, con l'indice delle blue chip che perde l'1,76%, con Saipem (-3%) e i bancari in testa ai ribassi. Lo spread Btp-Bund si rimangia tutti i guadagni della mattinata, e risale a 204,5 punti base.
Ore 14.05 - Il premier Mario Draghi ha lasciato l'aula del Senato dopo il duro intervento del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo.
Ore 13.56 - "Serve un governo nuovo con accanto a lei, perché è autorevole e noi la stimiamo". Così il capogruppo della Lega al Senato, Massimiliano Romeo intervenendo in Aula dopo le comunicazioni del premier Draghi.
Ore 13.30 - "Il mestiere del sindacato non è fare cadere governi o sostituire governi, ma contrattare con loro per portare a casa risultati per le persone che rappresentiamo o che si facciano le riforme che noi riteniamo giuste per il Paese. Oggi è il momento di dare risposte ai problemi delle persone e non di fare cadere il governo. E' il momento che il governo e il Parlamento decidano di fare delle cose molto precise per i problemi che ci sono". Lo ha detto Maurizio Landini alla presentazione, a Catania, del 'progetto per la Sicilia' della Cgil regionale.
Ore 13.06 - Nessun contatto tra il leader della Lega, Matteo Salvini e il presidente del M5s, Giuseppe Conte. Lo fa sapere una nota della Lega, aggiungendo che Salvini non vede e non sente l'ex premier da alcuni mesi.
Ore 12.35 - Sono ore di riflessioni per il M5s, dopo le comunicazioni del premier Mario Draghi. Giuseppe Conte è impegnato in una sorta di riunione permanente con i vertici del partito negli uffici del gruppo a Palazzo Madama, per definire la posizione da esporre nella dichiarazione di voto al Senato.
Ore 11.56 - Il leader della Lega Matteo Salvini sta andando a Villa grande, residenza romana di Silvio Berlusconi, per un nuovo vertice delle forze di centrodestra di governo, convocato ora alla luce delle comunicazioni del premier Draghi nell'aula del Senato e dopo l'assemblea dei parlamentari e ministri leghisti, insieme a Salvini. Su quella riunione, la Lega fa sapere che c'è stata "totale sintonia dei presenti e compattezza con il segretario".
Ore 11.35 - "Draghi arriva in Parlamento e di fatto pretende pieni poteri, sostenendo che glielo hanno chiesto gli italiani. Ma in una democrazia la volontà popolare si esprime solo con il voto, non sulle piattaforme grilline o con gli appelli del Pd". Lo scrive su Facebook la leader di FdI, Giorgia Meloni. "Sono le autocrazie che rivendicano di rappresentare il popolo senza bisogno di far votare i cittadini, non le democrazie occidentali. Fratelli d'Italia non intende assecondare questa pericolosa deriva. Decidano gli italiani del proprio futuro, non questo Parlamento delegittimato e impaurito. Elezioni subito".
Ore 11.18 - Le risoluzioni sulle comunicazioni del presidente del Consiglio andranno presentate in Senato entro la fine della discussione generale, prevista per le 17: lo ha annunciato all'Assemblea di Palazzo Madama la presidente Elisabetta Alberti Casellati.
Ore 11.10 - "Il discorso del presidente Draghi è stato ineccepibile, concreto, lungimirante. Adesso non ci sono più scuse: chi non vota la fiducia al governo volta le spalle agli italiani. Adesso non servono giochini, ma occorre agire con grande senso delle istituzioni". Così il ministro Luigi Di Maio
Ore 11.05 - Dopo aver ascoltato il discorso del premier Mario Draghi al Senato, Giuseppe Conte si è riunito con alcuni dei vertici del M5s, fra cui i vicepresidenti e la capogruppo a Palazzo Madama Mariolina Castellone. Nel frattempo, in un altro ufficio, è in corso una riunione del gruppo dei senatori del Movimento.
Ore 10.34 - E' in corso una riunione della Lega convocata da Matteo Salvini a Palazzo Madama: presenti parlamentari, ministri e sottosegretari. Lo si apprende da fonti del partito.
Ore 10.23 - Nessun senatore M5S, e quasi nessuno della Lega, ha applaudito alla fine del discorso del presidente del Consiglio Mario Draghi. Matteo Salvini è rimasto immobile. Gli applausi più calorosi per Draghi dal banco del governo sono arrivati da Luigi Di Maio.
Ore 10.12 - "L'unica strada, se vogliamo ancora restare assieme, è ricostruire daccapo questo patto, con coraggio, altruismo, credibilità". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.
Ore 10.08 - Standing ovation unanime nell'Aula della Camera quando il presidente del Consiglio Mario Draghi ricorda i magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino assassinati dalla mafia. Al lungo applauso, dopo una iniziale esitazione, si sono uniti anche i M5S, che fino ad allora mai avevano applaudito.
Ore 10.05 - Gli "italiani hanno sostenuto le misure che di volta in volta abbiamo messo in campo, sono diventati veri protagonisti politiche, penso al paziente rispetto durante le restrizioni della pandemia, della vaccinazione, dell'accoglienza spontanea ai profughi ucraini accolti con affetto e solidarietà. Penso alle comunità locali con il Pnrr: mai come in questi momenti sono stato orgoglioso di essere italiano". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.
Ore 9.54 - "Il presidente della Repubblica mi affidò l'incarico" di premier con l'obiettivo di affrontare "tre emergenze: pandemica, economica e sociale", "tutti i principali partiti, con una sola eccezione, decisero di rispondere positivamente a quell'appello. Nel discorso che tenni in quest'Aula feci riferimento all'unità nazionale, che in questi mesi è stata la miglior garanzia di questo esecutivo e della sua efficacia. Ritengo che un presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere il consenso più ampio". Lo dice il premier Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato.
Ore 9.51 - Mercoledì scorso ho rassegnato le dimissioni. Questa decisione è seguita al venir meno della maggioranza di unità nazionale che ha appoggiato il governo dalla sua nascita. Il capo dello Stato le ha respinte e chiesto di informare il Parlamento. Decisione che ho condiviso. Oggi mi permette di spiegare a voi e agli italiani questa decisione tanto sofferta quanto dovuta". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi al Senato.
Ore 9.45 - Forza Italia è e resta una forza responsabile, la fiducia al governo Draghi non è in discussione, oggi l'aula deciderà le sorti del governo. È il senso della posizione del partito di Silvio Berlusconi, in vista delle comunicazioni del premier oggi al Senato, come emerso dalla riunione dei senatori che si èappena conclusa. Ai parlamentari la capogruppo Annamaria Bernini ha riferito anche del vertice del centrodestra di governo, riunito ieri a Villa Grande fino a tardi.
Ore 9.43 - Il premier Mario Draghi è appena arrivato al Senato dove terrà le comunicazioni sulla crisi di governo. Il presidente del Consiglio, sorridente, si è limitato a salutare giornalisti con un "Buongiorno".
Ore 9.38 - "Penso finisca bene, vediamo la tempistica": così Matteo Renzi arrivando al Senato dove sono attese le comunicazioni del premier Mario Draghi sulla crisi di governo.
Ore 9.36 - "Sì, sicuramente". È quanto si è limitato a dire prima di entrare in Senato il leader della Lega Matteo Salvini, rispondendo a chi gli domandava se sarà una buona giornata per il Paese.
Ore 9.29 - "Ascoltiamo". Così il ministro e esponente M5s Stefano Patuanelli, uscendo dall'incontro con Giuseppe Conte, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto quale sia dunque la posizione del Movimento a pochi minuti dall'inizio del discorso di Mario Draghi.
Ore 9.14 - "Mi auguro che sia una buona giornata per il Paese". Lo ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, deputato del M5s, arrivando al Senato per le comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi, senza rispondere alle domande sulla posizione del Movimento.
Ore 8.33 - "Dopo la crisi di governo causata dai 5 Stelle, dopo giorni di minacce e provocazioni, con decine di parlamentari che cambiano partito per salvare la poltrona e con un Pd che insiste a parlare di ius soli, ddl Zan e legge elettorale, invece di mettere al centro stipendi, bollette e lavoro, oggi si decide. E la Lega, unita e compatta, deciderà solo e soltanto per il bene e il futuro dell'Italia". Così scrive su Twitter il segretario della Lega, Matteo Salvini in vista delle comunicazioni del premier Draghi attese stamattina al Senato.
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