A poco più di un mese dalle elezioni, a Bologna la Festa dell'Unità, che comincia la prossima settimana, diventa un caso. "E' una violazione delle regole - dice il deputato di Fratelli d'Italia Galeazzo Bignami che nelle settimane scorse ha presentato un esposto in prefettura - è uno spazio pubblico che viene dato in concessione a un partito senza rispettare le regole della campagna elettorale. A Bologna le regole valgono per tutti, ma per il Pd valgono sempre meno".
Il Pd di Bologna annuncia che la Festa sarà senza bandiere del Pd e senza simboli di partito, ma solo con il logo tradizionale della festa.
All'inaugurazione ci sarà il segretario Enrico Letta. "Sarà una festa con qualche doverosa modifica dettata dalla normativa - ha detto il responsabile della festa Lele Roveri - ma con l'anima e l'atmosfera che sempre hanno caratterizzato ogni Festa de L'Unità. Il tutto verrà organizzato nel rispetto delle regole, come sempre è stato. Regole che tutti i partiti politici devono rispettare".
"Ringraziamo - prosegue Roveri - il Prefetto, Attilio Visconti per aver esplicitato e reso trasparenti elementi che già stavamo approfondendo da un paio di settimane con le autorità competenti e con nostri legali. Con ciò ribadiamo che quella della Festa de L'Unità sarà un'occasione per fare buona politica riconoscendo che i 30 giorni di avvio della par condicio non coincidono con l'inaugurazione della Festa".
La decisione è stata presa per le regole relative alla par condicio in campagna elettorale, visto che l'area dove si svolge la festa, il Parco Nord, è uno spazio pubblico (dato in concessione a un'azienda privata, ma a maggioranza pubblica, come BolognaFiere) non compreso fra le aree destinate dal Comune di Bologna alla campagna elettorale.