"Questa è una visita a sorpresa per fare vedere la realtà di un Paese che non controlla le proprie frontiere e dove entra chiunque. Dal 26 settembre torneremo ad essere un paese accogliente e ospitale con chi lo merita ma che rispetta e fa rispettare le regole. E' un problema di sicurezza". Lo ha detto Matteo Salvini spiegando il suo 'blitz' all'hotspot di Lampedusa parlando di "vergognoso traffico di esseri umani". Il vicesindaco leghista, Attilio Lucia, che lo ha accompagnato ha parlato di "falsa accoglienza".
"Siamo arrivati senza avvisare nessuno a Lampedusa - ha spiegato Salvini durante una diretta Facebook - perché la scorsa volta quando siamo venuti avevano ripulito e svuotato. Questa è la situazione, uno scempio. Questa non è accoglienza, è caos, traffico di esseri umani, sfruttamento. Questo è un business da miliardi di euro". "Questo centro - ha osservato il leader della Lega - potrebbe ospitare 350 persone, sono più di 1.300, quattro volte tanto, ammassati ovunque. Ecco controllare gli sbarchi, i confini, significa salvare vite e proteggere gli italiani. Non vedo l'ora di tornare a farlo dal 25 settembre". "Qui c'è una bambina che potrebbe essere la figlia di chiunque di noi che dorme a terra - ha aggiunto - e dovrebbe essere in una casa. Queste sono immagini indegne di un paese civile e mi chiedo dove sia il ministro dell'Interno. Questa non è accoglienza. Negli ultimi anni se ne è occupato il Pd con i risultati che abbiamo alle spalle".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it