"Questo tempo non è un tempo facile, per voi e per tutti. Anche il mondo dell'impresa sta soffrendo molto.
"Creare lavoro poi genera una certa uguaglianza nelle vostre imprese e nella società. È vero che nelle imprese esiste la gerarchia, è vero che esistono funzioni e salari diversi, ma i salari non devono essere troppo diversi. Oggi la quota di valore che va al lavoro è troppo piccola, soprattutto se la confrontiamo con quella che va alle rendite finanziarie e agli stipendi dei top manager. Se la forbice tra gli stipendi più alti e quelli più bassi diventa troppo larga, si ammala la comunità aziendale, e presto si ammala la società". Così il Papa all'Assemblea di Confindustria.
"Su questo aspetto della natalità - ha detto papa Francesco parlando 'a braccio' -, alle volte una donna che è impiegata qui o lavora là ha paura a rimanere incinta. Perché c'è una realtà, non dico fra voi, ma c'è una realtà: appena incomincia a vedere la pancia la cacciano via. 'No, no, tu non puoi rimanere incinta'. Per favore, questo è un problema delle donne lavoratrici. Studiatelo, vedete come fare che una donna incinta possa andare avanti, sia col figlio che aspetta e sia col lavoro".
Siamo in "un Paese smarrito, diviso, ingiusto con troppi dei suoi figli e con lo sguardo schiacciato sui bisogni del presente", c'è bisogno di "parole alte, di valori e di una visione che sappia guardare, insieme, lontano ed in profondità"". Il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, si è rivolto così al Santo Padre all'ingresso di Papa Francesco nell'Aula Nervi. Nel suo primo intervento il leader degli industriali si era invece rivolto solo alla platea di imprenditori e delle loro famiglie, prima dell'ingresso del Pontefice nell'Aula delle udienze.