Si è aperto l'Incontro internazionale "Il grido della pace - Religioni e cultura in dialogo", promosso dalla Comunità di Sant'Egidio, che vedrà per tre giorni a Roma la partecipazione delle grandi religioni mondiali insieme a rappresentanti del mondo della cultura e delle istituzioni, provenienti da oltre 40 Paesi del mondo.
"Si tratta di un impegno che invoca il contributo di ciascuno affinché "il grido della pace" si diffonda con sempre nuova forza. Per questo siamo qui oggi, in tanti, da tante parti del mondo", ha detto il presidente Sergio Mattarella parlando all'Incontro Internazionale "Il grido della pace. Religioni e culture in dialogo". "Se vuoi la pace preparala - ha aggiunto Mattarella -: è stata un'esortazione più volte ripetuta nei secoli. Non può esserci contrapposizione tra mezzi e fini se si vuole la pace. Non si può giungere alla pace esaltando la guerra e la volontà di potenza. Perché la pace è integrale o non esiste. E non esiste se non è corroborata da verità e giustizia. A questi principi si sono conformate la Costituzione e i comportamenti della Repubblica. Una Costituzione frutto di una coscienza dolorosamente maturata nella ferocia devastante della seconda guerra mondiale, cui ci hanno condotto le dittature del Novecento".
Non esiste una "guerra santa". Deve esistere, invece, una "pace santa", ad autentico servizio dell'umanità e del suo futuro. Il disordine produce disordine. Le guerre hanno un effetto "domino", moltiplicatore. Le guerre sono contagiose", ha detto ancora il presidente Mattarella parlando all'incontro della Comunità di Sant'Egidio.
"Non possiamo consegnarci all'ingiustizia delle situazioni di fatto, né allo strazio di guerre "infinite". L'Europa non può e non deve permettersi di cadere "prigioniera" della precarietà, incapace di assolvere al suo naturale ruolo di garante di pace e di stabilità nel continente e nelle aree vicine. Ne va della nostra stessa libertà e prosperità", ha detto il capo dello Stato.
"La sciagurata guerra mossa dalla Russia - ha affermato ancora - rappresenta una sfida diretta ai valori della pace, mette ogni giorno in grave pericolo il popolo ucraino, colpisce anche il popolo russo, genera drammatiche conseguenze per il mondo intero. Quella aggressione stravolge le regole, i principi e i valori della vita internazionale. Approfondisce le divisioni nella comunità globale chiamata, invece, a trovare soluzioni cooperative urgenti a problemi comuni: le crisi sanitarie e alimentari, gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici, le minacce terroristiche".
"Parliamo di pace, di questo grido della pace proprio nel momento in cui gli ucraini e le ucraine si battono per resistere, per difendere la loro dignità, per proteggere le loro frontiere e la loro sovranità". Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron intervenendo all'evento. Ma "la pace è possibile" ed "è quella che loro decideranno - ha detto riferendosi agli ucraini - e che rispetterà i diritti del popolo sovrano".
"Lavoreremo sempre insieme alla Ue e alla Nato. Non c'è pace senza giustizia", ha detto il neo ministro degli Esteri Antonio Tajani a margine dell'evento 'Il grido della pace'.
Le religioni possono favorire il dialogo perché "professano valori universali e credono in un'unica famiglia umana", ha detto Andrea Riccardi, fondatore di Sant'Egidio, intervenendo all'evento "Il grido della pace". "Alcune comunità religiose, però, si sono chiuse nel separatismo dalla storia comune con autosufficienza" e "alcuni settori religiosi hanno sacralizzato le nazioni. Altri, purtroppo, hanno perduto l'anima con la violenza, il terrorismo e il radicalismo, allontanandosi dalla religione, pur presentandosi invece come autentica religione. Questo è un dramma per tutti", ha aggiunto Riccardi. "Il mondo globale ha portato la pace, ma anche ha prodotto tanta guerra" e "negli anni, è cresciuta l'assuefazione all'idea che la guerra sia una compagna naturale della storia. Si è andato smorzando quel patrimonio di tensioni, ereditate dal Novecento che tendevano a unire i destini oltre i confini", ha concluso Riccardi.
Il Convention Center "La Nuvola" ospita l'assemblea inaugurale, con la partecipazione del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del presidente francese Emmanuel Macron, del fondatore di Sant'Egidio Andrea Riccardi e del presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, insieme al rabbino capo di Francia, Haim Korsia e il segretario generale della Muslim World League, Abdul Karim Al-Issa. Sarà ascoltata anche la testimonianza dell'ucraina Olga Makar. Tante le personalità di rilievo, che interverranno nei 14 forum previsti lungo tutto il 24 ottobre e la mattina del 25, sempre alla Nuvola, prima di unirsi nel pomeriggio della stessa giornata a Papa Francesco nella Preghiera per la Pace delle religioni al Colosseo.
Numerose le iscrizioni pervenute da diversi paesi europei per la partecipazione in presenza e migliaia quelle di chi seguirà online da tutti i continenti. Il live streaming degli eventi sarà sul sito web della Comunità di Sant'Egidio, accompagnato dalle dirette di alcune emittenti tv per l'inaugurazione e la cerimonia finale.
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