Vittorio Sgarbi. Sottosegretario alla Cultura, carica che aveva già ricoperto tra il 2001 e il 2002 quando l'incarico gli venne revocato dal Consiglio dei ministri a causa delle tensioni con l'allora ministro Giuliano Urbani sul tema dell'alienabilità dei beni culturali. Storico dell'arte, impegnato politicamente da sempre, è stato candidato a Bologna in questa ultima tornata elettorale per il centrodestra contro Pierferdinando Casini ma non è stato eletto.
Deputato per Forza Italia in quattro legislature (1994-1996-2001 e 2018), ma nel 1992 era già stato alla Camera con le liste del Partito Liberale, ha aderito a vari schieramenti (dal Pci al Partito Socialista, Lista Pannella-Sgarbi, da Rinascimento a Noi moderati). Dopo la sconfitta elettorale era candidato nelle indiscrezioni a ministro della Cultura e lui stesso si era offerto: "Essendo fuori dal Parlamento sono un tecnico e sono un competente quindi sono disponibile a fare il ministro dei Beni Culturali", aveva detto. Spiegando che avrebbe voluto il dicastero diviso in due: "Sono talmente modesto che non voglio la cultura, mi basta il patrimonio". E' nato l'8 maggio 1952 a Ferrara dai farmacisti Rina Cavallini e Giuseppe Sgarbi, che ultranoventenne si scoprì scrittore di successo, mentre la sorella Elisabetta è l'attuale direttrice generale ed editoriale della casa editrice La Nave di Teseo.
Laureato in lettere e filosofia, si è specializzato in storia dell'arte diventando uno dei critici italiani più attivi.
Scrittore, opinionista sempre mosso da un piglio militante e polemico, ha collaborato con vari giornali ed è attualmente editorialista de Il Giornale, scrive su Panorama e Io Donna.
Personaggio televisivo di grande popolarità, deve la sua prima affermazione alle numerose partecipazioni al Maurizio Costanzo Show. Ma ha condotto anche programmi televisivi suoi come Sgarbi quotidiani su Canale 5 (1992-1999) partecipando, tra le tante cose, anche alla giuria del reality show La pupa e il secchione su Italia 1. Nel 2011 è stato incaricato dal ministero per i Beni e le attività culturali quale curatore del Padiglione Italia e dei padiglioni regionali per la 54ª Biennale di Venezia. Dal 2018 ricopre la carica di sindaco del comune di Sutri (VT) e dal 2022 è anche assessore alla Bellezza del comune di Viterbo. E' autore di numerosi cataloghi e monografie e libri di critica e storia dell'arte e curatore di numerosi eventi artistici.
Celibe, ha riconosciuto due figli.