Con il giuramento dei sottosegretari a palazzo Chigi, Giorgia Meloni completa la squadra di governo. Visibilmente emozionati, qualcuno accompagnato anche dalla famiglia, i "prescelti" radunati nella sala dei Galeoni hanno sfilato uno ad uno davanti alla premier e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano che, per tutti, ha letto la formula del giuramento. A suggellare la cerimonia uno scatto diffuso poi sui social in cui la presidente del Consiglio insieme ai due vicepremier (Tajani in completo scuro e Salvini invece che opta per il blu elettrico) viene ritratta con tutta la squadra sullo scalone di palazzo Chigi.
Un sudoku non semplice quello che ha portato alla composizione della lista, con malumori e polemiche che si sono trascinate anche una volta che i nomi erano noti. Valentina Aprea dopo 30 anni lascia Fi per la mancata nomina a sottosegretario all'Istruzione "nonostante la promessa di Berlusconi", scrive in un messaggio. Galeazzo Bignami di Fdi finisce nella bufera per una foto in divisa SS scattata nel 2005 in occasione del suo addio al nubilato. E prima ancora di aver giurato, Vittorio Sgarbi polemizza con Beppe Sala sulla collocazione della Pietà Rondanini di Michelangelo. Il neo sottosegretario alla Cultura si definisce "quello più a sinistra del governo" e bolla come "ridicola" la scelta degli Uffizi di restare chiusi nel giorno di Ognissanti "Io - dice conversando a palazzo Chigi - voglio aperti i musei e li voglio gratis per i cittadini della città in cui ci sono quei musei".
Nessun rischio invece di dualismo con il ministro dei beni culturali Gennaro Sangiuliano: "Lui rappresenta una visione, come ideologia, come parte politica. Io non ho una parte politica definita, non appartengo a nessun partito, quindi voglio occuparmi solo delle chiese, dei palazzi, dei musei, delle opere d'arte". E un invito ad abbassare i toni arriva proprio dalla Meloni : "Da questo momento voi non rappresentate voi stessi, non rappresentate un partito, voi ora rappresentate il Paese", dice la premier che poi lancia un monito: "Ricordate che ci sono decine di milioni di persone il cui benessere e la cui serenità dipendono in buona parte da quello che riusciamo a fare noi". Non manca poi un pizzico di scaramanzia parlando del governo : "Questa avventura sarà lunga speriamo, difficile, sicuro, e speriamo entusiasmante. E lo sarà solo quando riusciremo a dare risposte ai cittadini ad è per quello che siamo qui".
Tutti i sottosegretari hanno giurato, a palazzo Chigi, nelle mani della premier Giorgia Meloni.
LA CERIMONIA DA PALAZZO CHIGI
"Questa avventura sarà lunga, speriamo, difficile, sicuro, e speriamo entusiasmante e lo sarà solo quando riusciremo a dare risposte ai cittadini ad è per quello che siamo qui", afferma Meloni al termine del giuramento dei sottosegretari.
"Io sono quello più a sinistra di questo governo". Lo ha detto il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, uscendo da Palazzo Chigi dopo il giuramento.
Rispondendo alla domanda dei giornalisti su quale possa essere il quadro che meglio rappresenta questo governo, ha risposto: "L'incoronazione di Napoleone imperatore..." E un quadro futurista? "Visto quello che è avvenuto in questi giorni, quella rissa nella galleria di Milano di Carrà che è un dipinto che dà il senso di tumulto, rave, contestazioni. Quello è un quadro inquietante e prefigurante".