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No comment di Donzelli sull'audizione davanti al Giurì d'onore

Sentiti in mattinata i deputati dem Serracchiani, Lai e Orlando. Nel pomeriggio il vicepresidente del Copasir

No comment di Donzelli sull'audizione davanti al Giurì d'onore
Giovanni Donzelli

Redazione Ansa

   "E' tutto coperto da segreto e ovviamente non rilascio alcuna dichiarazione in proposito". Il deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli risponde così ai cronisti che gli hanno chiesto un commento in merito alla sua audizione davanti al Giurì d'onore che sta indagando sulla fondatezza delle accuse mosse dal deputato FdI alla delegazione Dem che è andata a visitare l'anarchico Alferdo Cospito nel carcere di Sassari.

   In mattinata si sonop tenute le audizioni dei deputati Serracchiani, Lai e Orlando. Il Giurì d'onore è stato convocato a Montecitorio per capire se le accuse del deputato di Fratelli d'Italia Giovanni Donzelli ai parlamentari Dem Debora Serracchiani, Andrea Orlando, Silvio Lai e Walter Verini siano state davvero "lesive della loro dignità e onorabilità" ("Dicano se stanno con la mafia e il terrorismo o con lo Stato", aveva detto il deputato di FdI). I parlamentari erano andati a visitare Cospito in carcere a Sassari. Il Giurì ha un campo d'azione limitato perché può solo ascoltare le parti e fare una relazione che non ha effetti vincolanti. 

Il Giurì è presieduto da Sergio Costa (M5S) e composto da Roberto Giachetti (Az-IV), da Alessandro Colucci (Nm), da Fabrizio Cecchetti (Lega) e da Annarita Patriarca (FI).

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Orlando: ho difeso l'istituto delle visite parlamentari in carcere 
"Spero di essere riuscito a spiegare quello che volevo spiegare". Il deputato Dem Andrea Orlando risponde così ai cronisti che gli chiedono com'è andata la sua audizione davanti al Giurì d'onore di Montecitorio. "Spero di essere riuscito a chiarire sia sul fronte della lesione dell'onorabilità delle singole persone, sia per quanto riguarda la difesa dell'istituto delle visite in carcere dei detenuti da parte dei parlamentri - aggiunge Orlando - perché se andare a fare una visita ai detenuti in carcere fosse la causa della lesione dell'onorabilità dei parlamentari, e mi auguro che questo non avvenga, sarebbe un vulnus anche all'istituto stesso che nel corso degli anni ha portato a risultati positivi". "Il prossimo parlamentare al quale venisse in mente di andare a fare una visita in carcere, infatti - prosegue Orlando - ci penserebbe due volte prima di farlo, qualunque sia la situazione. E invece penso che, al di là della nostra situazione specifica, difendere questa pratica sia difendere una molla che ha costituito nel corso degli anni uno stimolo a migliorare la situazione degli istituti di pena e lo dico anche da ex ministro della Giustizia che spesso si è mosso sulla base del fatto che alcuni parlamentari di tutte le forze politiche mi segnalavano che c'erano situazioni di difficoltà che si registravano nelle carceri italiane".

Serracchiani: mi aspetto che si faccia chiarezza 
"Mi aspetto che si faccia chiarezza sulle dichiarazioni che hanno portato a questo Giurì". Lo ha detto la presidente dei deputati del Pd Debora Serracchiani al termine della sua audizione di fronte al Giurì d'onore. Di quello che ha detto davanti all'organismo parlamentare presieduto da Sergio Costa (M5s) però non ha voluto parlare: "Si tratta di atti riservati e io rispetto sempre la riservatezza", ha spiegato Serracchiani.

Lai: mi attengo alla riservatezza e non dirò nulla 
"E' una procedura riservata e quindi mi attengo ai criteri della riservatezza". Il deputato del Pd, Silvio Lai, risponde così ai cronisti che gli chiedono un commento dopo la sua audizione davanti al Giurì della Camera.

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