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Meloni: 'Bilaterali con India ed Emirati oltre le aspettative'

La premier ad Abu Dhabi: 'Gli Emirati Arabi possono contribuire a facilitare un percorso di pace che deve basarsi su una pace giusta per gli ucraini"

Redazione Ansa

"Sono molto soddisfatta del bilancio di questa missione: entrambi i bilaterali andati molto bene, sinceramente anche oltre le mie aspettative": così la premier Giorgia Meloni in un punto stampa ad Abu Dhabi al termine della visita che ha visto l'India come prima tappa. "Mi pare che ci sia ampia disponibilità da parte dello sceicco Bin Zayed di dare una mano nella piena volontà di recuperare un rapporto di amicizia per gli interessi nazionali dell'Italia". 

In questo viaggio "abbiamo elevato i rapporti bilaterali e credo che con l'India ci sia un rapporto particolarmente importante. Da guida del G20 può giocare ruolo molto importante in diplomazia nelle crisi internazionali in atto", ha detto ancora la premier. E agli Emirati arabi dedica un passaggio delle sue dichiarazioni: "con loro - ha detto - abbiamo un rapporto forte dopo anni di difficoltà. I colloqui sono andati molto molto bene" anche su dossier importanti come Libia, aiuti alla Tunisia - anche in chiave di migranti - e nel piano per l'Africa.

"Il tema della Cina va trattato separatamente" dai rapporti con l'India, "ancora è oggetto di valutazione da parte nostra sono stata invitata da Xi Jinping al G20, per ora non è calendarizzato non lo escludo anche conseguente alle scelte che faremo sulle materie che voi conoscete", ha spiegato Meloni rispondendo a una domanda sulla Via della Seta.

La premier Giorgia Meloni, il ministro degli Esteri Antonio Tajani e il resto della delegazione sono partiti da Abu Dhabi alla volta di Roma. Si conclude così la missione che giovedì li ha portati a Nuova Delhi, in India, e poi per due giorni negli Emirati Arabi Uniti.

Nel colloquio con il presidente degli Emirati Arabi "ci siamo a lungo confrontati sulla situazione" dell'Ucraina, "questa è una nazione che dal nostro punto di vista sul piano diplomatico può giocare un ruolo, crediamo che gli Emirati Arabi possano contribuire a facilitare questo percorso di pace che deve basarsi su una pace giusta per gli ucraini", così la premier sottolineando che "mi pare che lo sceicco fosse consapevole e ci fosse la loro disponibilità".

"Io non solita approcciare i miei rapporti bilaterali parlando di soldi a me interessa che ci sia una forza politica nelle relazioni - ha spiegato -, se l'Italia è un partener affidabile e credibile e riesce a valorizzare la sua forza non ci sono limiti a quello che si può fare a partire dal tema dell'energia che per noi è preminente. Ma ci sono decine e decine di ambiti nel quale la cooperazione si rafforzerà, lavoriamo per chiudere i problemi pregressi per cui si tratta di costruire una serietà nelle relazioni, da lì esce qualsiasi tipo di collaborazione. I miei interlocutori sono estremamente aperti, loro conoscevamo il lavoro che stiamo facendo in Africa, sono interessati al piano Mattei. Noi vogliamo recuperare una centralità nel Mediterraneo".

Ad Abu Dhabi l'incontro fra il presidente degli Emirati Arabi Uniti e la presidente del Consiglio ricevuta al palazzo presidenziale. Nella delegazione italiana anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. Poi il pranzo ufficiale fra le delegazioni.

"Oggi ho avuto il piacere di dare il benvenuto al primo ministro italiano Giorgia Meloni negli Emirati Arabi Uniti. Abbiamo discusso delle opportunità per sviluppare ulteriormente le relazioni tra i nostri due paesi e assistito alla firma di numerosi accordi volti a promuovere la collaborazione e una crescita economica sostenibile": così su Twitter il presidente degli Emirati Arabi Uniti.

In occasione dell'incontro fra la premier e il presidente degli Emirati Arabi Uniti, secondo quanto viene spiegato, sono state adottate due dichiarazioni di intenti: una sul 'partenariato strategico' per definire le linee d'azione su cui si muoveranno i rapporti per il prossimo futuro, firmata dal vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani e dall'omologo emiratino, sceicco Abdallah bin Zayed Al Nahyan Abdallah; l'altra è una dichiarazione sulla cooperazione rafforzata nell'ambito della Cop28, firmata sempre da Tajani e da Sultan Ahmed Al Jaber, ministro dell'Industria e delle tecnologie avanzate degli Emirati Arabi Uniti, nonché direttore generale e amministratore delegato di Anoc, e presidente designato della COP28.

A margine dell'incontro è stato anche firmato un accordo di cooperazione fra Eni e Adnoc, la compagnia energetica nazionale, che coprirà molteplici ambiti della transizione energetica. A siglarla sono stati Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, e da Sultan Ahmed Al Jaber.

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