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Roccaforte rossa Ancona scricchiola, sarà ballottaggio

Centrodestra avanti. M5s potrebbe convergere su candidato Pd

Roccaforte rossa Ancona scricchiola, sarà ballottaggio

Redazione Ansa

Ad Ancona, unico capoluogo di regione in cui si vota per questa tornata di elezioni amministrative si profila un testa a testa tra il candidato di centrodestra Daniele Silvetti, che appare in vantaggio, e la candidata del centrosinistra Ida Simonella. Con 13 sezioni scrutinate su 99, secondo dati ufficiosi, Silvetti, espresso da Forza Italia, sostenuto da 7 liste, tra cui Fdi, Fi più civici, Lega, ha raccolto il 44,92% dei voti, mentre Simonella, assessore tecnico uscente della giunta guidata da Valeria Mancinelli, si attesta a 40,89%. Tra i due contendenti si profila quindi un ballottaggio, che comunque vada - e tenendo presente che al secondo turno i 5 stelle potrebbero convergere sul candidato di centrosinistra - sarebbe una vittoria per il centrodestra, mai arrivato a questo livello di consensi in una città considerata una storica roccaforte rossa. Il capogruppo regionale di Fratelli d'Italia Carlo Ciccioli, mette le mani avanti: "sono i primi risultati, e quando ci sono i parziali le docce fredde sono un attimo. Premesso questo, l'analisi della tendenza è buona". Il centrodestra punta a governare la città dopo oltre 30 anni di centrosinistra, in cui ci sono stai anche ballottaggi, ma con il candidato o la candidata sindaco in grande vantaggio già al primo turno. Questa volta però si è respirata una volontà di cambiamento fina dalle prima battute della campagna elettorale, spinta anche dalla volontà esplicita della premiere Giorgia Meloni venuta in grande spolvero insieme ai vice Antonio Tajani e e Matteo Salvini a tirare la volata a Silvetti nell'ultima settimana prima del voto, con l'obiettivo dichiarato di completare la filiera istituzionale: regione Marche, conquistata nel 2020, governo, conquistato nel 2022, e ora Ancona, città simbolica per l'ondata che ha portato l centrodestra alla guida dell'Italia. Ciccioli, invece, sottolinea "la tendenza del grande successo della candidatura di Silvetti che evidentemente è passata in città ed è andatoa molto oltre l'elettorato tradizionale e delle liste politiche che lo sostenevano. C'è stato un pezzo di città, le liste civiche che hanno implementato i voti in maniera significativa. L'altro aspetto è il candidato, si vota anche con la sensazione di appartenenza: Silvetti è passato come persona che appartiene alla città. Simonella è passata più come persona espressione di ceto politico". Un consenso che sta trascinando anche i due principali partiti delle coalizioni, con un testa a testa testa tra Fratelli d'Italia e Pd. Il centrodestra si è presentato compatto alle elezioni, il centrosinistra diviso: nessun accordo con M5s e strappo con Europa Verde, ma ha portato dalla sua l'ex Terzo Polo e i socialisti, uniti nella lista Riformisti. E comunque c'è un dato da valutare: l'affluenza definitiva si è assestata a 54,95%, in linea con quella del 2018 ma in calo rispetto al dato nazionale, 59,03%.  
   

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