Nuovo botta e risposta sui social tra Michela Murgia e il ministro della Difesa, Guido Crosetto, dopo la polemica di ieri innescata da un post della scrittrice su un presunto saluto romano ed un omaggio alla X Mas durante la parata del 2 giugno ai Fori Imperiali.
"Io - spiega Murgia in un intervento su Instagram - sono un'antimilitarista, ma non vuol dire che odio i militari. Vuol dire che sono cittadina di uno Stato che nella sua Costituzione ripudia esplicitamente la guerra. C'è scritto lì. Tutti dovrebbero essere antimilitaristi. Trovo privo di logica celebrare la nascita di una democrazia facendo mostra dell'apparato bellico, perchè è la stessa cosa che fanno le dittature. Le forze armate ce l'hanno già la loro festa: è il 4 novembre. Il 2 giugno è invece la festa di tutti i cittadini e le cittadine e sarebbe bello se un Paese civile e in pace facesse sfilare le migliori espressioni della sua vita democratica". "Io - prosegue la scrittrice - ho un sogno: immaginatevi i vostri figli che un giorno ai Fori Imperiali vi chiedono 'mamma chi sono quelli che aprono la parata?' e voi poteste rispondere: 'sono gli artisti e le artiste, i medici, gli insegnanti, i giornalisti. Immaginate che lezione di civiltà ne verrebbe fuori mentre in cielo volano gli aquiloni e non i cacciabombardieri". Michela Murgia torna poi sulla sequenza contestata della parata del 2 giugno con il passaggio della compagnia degli incursori della Marina.
"Il punto - afferma - è che quei gesti si sono svolti davanti al palco d'onore dove il senatore La Russa, che ha il busto di Mussolini in casa, ha risposto con il segno della vittoria. Sono io ignorante o è stato La Russa a strumentalizzare la sequenza lasciando intendere" che il significato fosse un altro?. Crosetto replica su twitter. "Michela Murgia - osserva - per giustificare lo 'scivolone' di ieri spiega di essere antimilitarista da sempre e che dovremmo esserlo tutti. Per lei i militari sono regime e guerra. Cara Murgia, spiego pubblicando la Legge, quali sono i compiti delle donne e degli uomini che ha visto sfilare". Seguono passi del Codice dell'ordinamento militare in cui si legge che "compito prioritario delle forze armate è la sicurezza dello Stato. Le Forze armate hanno altresì il compito di operare al fine della realizzazione della pace e delle sicurezza, in conformità alle regole del diritto internazionale e alle determinazioni delle organizzazioni internazionali delle quali l'Italia fa parte".
'Saluto romano alla parata', polemica sul post di Murgia
Ai Fori Imperiali sfilata col saluto romano ed invocazioni alla X Mas, "sotto gli occhi impassibili del presidente Mattarella".
Michela Murgia, con un post su Instagram, attacca la parata di venerdì per la Festa della Repubblica del 2 giugno e scatena la reazione del centrodestra. Fonti militari smentiscono l'interpretazione della scrittrice: non c'è stato alcun saluto fascista, sottolineano, né apologia della flottiglia del comandante Junio Valerio Borghese che col motto dannunziano 'Memento audere semper' è uno dei riferimenti dell'estrema destra.
E se il portavoce del presidente del Senato Ignazio La Russa attacca la sinistra che tra "farneticanti accuse, paranoie e fake news fa scempio della storia e confonde un saluto militare con un saluto romano", il ministro della Difesa Guido Crosetto prima ritwitta un post che definisce le accuse "assurde" e poi interviene direttamente. "Chi polemizza per i presunti saluti fascisti ignora cos'è un normale 'attenti a sinist', per salutare le autorità a ogni parata, come lo scorso anno". Sia la seconda carica dello Stato sia il titolare della Difesa difendono poi gli incursori della Marina. "Se qualcuno non conosce la storia del Gruppo Operativo Incursori (Goi) - dice il portavoce di La Russa, Emiliano Arrigo - lo invitiamo a studiare così da evitare in futuro ulteriori brutte figure". "Chi infanga i Comsubin con assurdi paragoni con la Rsi - aggiunge Crosetto - disprezza il valore e il lavoro delle forze speciali". Nel post Murgia fa vedere un breve filmato con la scritta in sovrimpressione: "Entra in parata col saluto romano".
Sono le immagini di un segmento della manifestazione del 2 giugno che mostra il passaggio degli incursori del Comsubin della Marina: gli specialisti - tuta e berretto verdi, volti travisati da un fazzoletto beige - urlano 'Decima' quando sfilano sotto il palco delle autorità. Il riferimento è alla Decima Mas, reparto d'assalto della Regia Marina, autore di celebri imprese durante la prima guerra mondiale. Dopo l'armistizio del 1943, Borghese ne schierò una parte nella Repubblica sociale per combattere contro gli Alleati al fianco dei tedeschi. Nel video viene inquadrato il presidente del Senato Ignazio La Russa che sorride, batte le mani e fa il segno di vittoria con le dita allo sfilamento della compagnia. Il militare in testa alza il braccio in alto prima di portarlo alla fronte per il saluto.
Ieri, è il commento della scrittrice sarda, "è successo anche questo. Tutto normale, perché sono anni che va avanti il processo di normalizzazione. Se il senso del video non fosse chiaro, cercate "X flottiglia MAS" su Wikipedia. Vi sarà subito chiaro perché La Russa sorrida tanto e faccia il segno della vittoria. (Ma che serve ancora per capire cosa sta accadendo?)". Per le fonti militari, interpellate dall'ANSA, in realtà il braccio alzato del militare inquadrato è appunto per 'l'attenti a sinist', che è il saluto alla tribuna autorità che fanno tutti i reparti che sfilano. E il grido 'Decima' è poi il motto del Goi e "non c'entra con la 'X Mas' della Repubblica sociale ma è la Decima della Marina Militare del Regno che ha operato fino al 1943 e che è il precursore degli incursori di Marina". Non è peraltro una novità di quest'anno: anche nelle edizioni precedenti della parata ai Fori la compagnia ha scandito il motto passando sotto la tribuna delle autorità. Interviene anche il presidente dei senatori di Fratelli d'Italia, Lucio Malan. "Trovo surreali e farneticanti - attacca - le accuse di chi ritiene che nel corso della tradizionale parata del 2 giugno ci sarebbero stati gesti e pose che ricondurrebbero al ventennio fascista. Dispiace che in una data come quella del 2 giugno, che dovrebbe unire tutti gli italiani, qualcuno non perda occasione per mancare di rispetto ai nostri militari che ci tutelano in Italia e all'estero rischiando la propria vita". Per il compagno di partito Stefano Maullu, Murgia "ama le polemiche ma non si informa e cita a sproposito anche la X Mas".
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