"La macchinazione contro la Lega organizzata al Metropol, diventata una clava per colpire uno dei principali partiti italiani prima delle ultime Europee, si fa sempre più grave e sconcertante con le nuove rivelazioni de La Verità: a questo punto è quanto mai necessario un intervento del Copasir". Così fonti della Lega citano le nuove carte pubblicate dal giornale, secondo cui uno dei russi incontrati da Savoini e Tizian nell'hotel di Mosca è un ufficiale del Fsb, ex Kgb. "È vero? La nostra intelligence ha qualcosa da dire, anche alla luce del ruolo che aveva Salvini, cioè vicepremier e ministro dell'Interno?", si chiede la Lega.
Il quotidiano diretto da Maurizio Belpietro apre la prima pagina con il titolo 'Gli agenti segreti di Putin al tavolo con l'agente anti-Lega dell'Espresso', seconda puntata del servizio lanciato ieri, citando altre 'carte inedite sul trappolone del Metropol'. Più in basso: 'Uno dei russi che ha incontrato a Mosca Savoini e l'amico del giornalista che firmò il pezzo è un ufficiale del Fsb (ex Kgb). Per conto dei quale svolge attività di ingerenza, propaganda e disinformazione'.
Secondo La Verità, 'l'agente Fsb, che recitava la parte del petroliere nel summit al Metropol', Andrey Yuryevich Kharchenko, è stato 'identificato grazie all'Aisi. Era in contatto con Meranda, la fonte del giornalista de L'Espresso'. Il giornale cita gli atti compiuti dalla Procura di Milano, il carteggio tra i magistrati e le Agenzie italiane per la sicurezza esterna ed interna, Aise e Aisi, nel marzo del 2020 e una informativa della Guardia di Finanza del luglio dello stesso anno. "È sconcertante - commenta la Lega - il silenzio della politica e di alcuni dei principali media del nostro Paese: questa operazione ha inquinato il dibattito politico e indebolito la nostra democrazia. Incredibile l'afonia di Marco Damilano che dirigeva l'Espresso e poi è stato premiato dalla sua sinistra con un posto in Rai a spese degli italiani. Per anni lui e altri commentatori hanno insinuato sui rapporti tra Lega e Russia, nonostante l'archiviazione della magistratura: ora - conclude Via Bellerio - non hanno nulla da osservare?".
Solidarietà da Berlusconi
"Esprimo solidarietà all'amico Matteo Salvini per gli attacchi che è stato costretto a subire per anni - scrive il leader di Forza Italia in una nota - a fronte di una singolare inchiesta conclusasi, come troppo spesso accade, in un nulla di fatto. So bene cosa significhi subire processi politici e mediatici intentati quando non si riesce a sconfiggere l'avversario nelle urne e si preferisce farlo con la macchina del fango e quella giudiziaria. Sono sempre stato certo dell'onestà di Matteo cui mi lega un rapporto di profonda e sincera amicizia".