"Berlusconi mi ha chiamato prima dell'ultimo ricovero, che gli è stato fatale, e ha cominciato a parlarmi a telefono. Ho tenuto finora questa telefonata per me, sono stati 40 minuti interessanti. Ha parlato dell'orrore della guerra e dell'inadeguatezza complessiva dei politici italiani di destra e di sinistra con una lucidità incredibile". Lo ha rivelato Michele Santoro a Otto e mezzo su La7. "Per questo non so se il lascito di Berlusconi sia Meloni - ha detto ancora -. La durata di Berlusconi corrisponde alla debolezza della sinistra, che se oggi non c'è più dovrebbe farsi qualche domanda". Santoro ha quindi rivelato un particolare sull'offerta di lavoro ricevuta di cui aveva parlato Vittorio Sgarbi. "Poi mi ha anche chiesto di andare a lavorare da lui e io gli ho risposto: pensiamo alla salute", ha detto il giornalista.
"Ho continuato a vedere e rivedere quello spezzone, ma sarebbe corretto rivedere tutta la trasmissione per intero. Ora proverò a parlarne e a descriverne l'atmosfera". Lo ha detto Michele Santoro, parlando a Otto e mezzo della celebre puntata di Annozero nella quale Silvio Berlusconi pulì la sedia su cui era seduto Marco Travaglio. "Tra un avversario leale e quello con cui stabilisci un duello si crea un legame - ha detto ancora -. In questo momento la tristezza non è solo un sentimento del popolo dei berlusconiani, la sento anche io. Quando cominciò quella trasmissione, che era come un Italia-Germania, fece il 33% su La7, lui era molto teso e preoccupato. Io, che sono uomo di spettacolo come lo era lui, ero preoccupato per l'andamento della serata e per questo feci un inizio allegro per tirarlo su. Poi lui si prese la scena, anche se alla fine perse tutti i voti che perse. Durante uno stacco pubblicitario mi fermò, mi tirò per la giacca e mi disse: 'Michele, ma come ci stiamo divertendo!'. L'empatia è questa". "Una volta lo vidi dopo che era morto mio padre - ha detto ancora -. Appena glielo dissi, si appoggiò sulla mia spalla e cominciò a piangere a dirotto. Entrava in un rapporto di grandissima empatia. Fece tante cose che non gli perdonerò mai, ma avremo tempo per parlare di una figura complessa".
Travaglio, dopo la puntata di Annozero perse 6 milioni di voti - "Io la famosa scena della pulizia della sedia non l'ho vissuta in diretta, l'ho scoperto dopo che aveva fatto quella sceneggiata. Era un colpo di teatro di un uomo che ha portato il teatro in televisione. Avevo fatto due interventi in cui avevo detto tutte le cose che nessuno in tv aveva mai osato dirgli. Gli avevo ricordato il curriculum e lui mi rispose dicendo che avevo le cause per diffamazione. Era chiaro che non poteva far altro e se l'è cavata con un colpo di teatro". Lo ha detto Marco Travaglio parlando a Otto e mezzo della celebre puntata di Annozero in cui Berlusconi pulì la sedia su cui era seduto. "Quando finì la trasmissione ho chiamato Celentano - ha aggiunto Michele Santoro - e mi disse che con quel gesto si era giocato la credibilità a livello nazionale, perché aveva irriso un avversario. Se gli italiani lo vivono come un colpo di teatro sarà un problema del perdonismo degli italiani". "Nessuno ricorda il seguito di quella trasmissione - ha proseguito Travaglio -. Ha perso 6 milioni e mezzo di voti nelle elezioni del mese successivo. E non è vero che la vittoria di Meloni è la sua vittoria, è la sua più grande sconfitta. Berlusconi disprezzava Meloni, che gli ha risposto 'io non sono ricattabile'. Lei non c'entra niente con Berlusconi, che era ormai residuale. Eravamo convinti che fosse immortale ma avevamo smesso di occuparci di lui".