A poco più di due anni dall'impegno per debellare la pandemia, il generale degli alpini Francesco Paolo Figliuolo torna a rivestire l'incarico di commissario di governo, questa volta per la gestione del post-alluvione in Emilia-Romagna, Marche e Toscana.
Nato a Potenza 62 anni fa, Figliuolo torna a mettersi a disposizione dell'esecutivo.
Il generale ha maturato una grande esperienza in ambito logistico, con i gradi guadagnati sul campo. Dopo l'Accademia di Modena diventa ufficiale di artiglieria da montagna, poi è comandante della sede di Fossano negli anni 1999-2000, periodo in cui conduce l'unità di missione in Kosovo, nell'enclave serba di Goradzevac. Dal settembre 2009 all'ottobre 2010 ricopre l'incarico di vice comandante della Brigata Taurinense per assumerne, senza soluzione di continuità, il comando sino all'ottobre 2011. Gli incarichi ricoperti nel suo percorso gli hanno consentito di maturare esperienze in tutti gli ambiti delle forze armate.
A livello internazionale ha maturato esperienza come comandante del contingente nazionale in Afghanistan nell'ambito dell'operazione Isaf - durante la quale viene promosso colonnello - e come comandante delle forze Nato in Kosovo (settembre 2014-agosto 2015). Dal maggio 2016 al novembre 2018 è stato capo ufficio generale del capo di Stato Maggiore della Difesa acquisendo un'importante esperienza in ambito interforze al più alto livello. Dal 7 novembre 2018 al 26 dicembre 2021 è stato comandante logistico dell'Esercito, consolidando la propria esperienza nella gestione delle situazioni più critiche.
Dal 27 dicembre 2021 è comandante operativo di Vertice Interforze.
Sposato e padre di due figli, il generale Figliuolo vive a Torino. In carriera è stato insignito di numerose onorificenze.
Tra le più significative la decorazione di cavaliere dell'Ordine Militare d'Italia, la Croce d'Oro ed una Croce d'Argento al Merito dell'Esercito e Nato Meritorious Service Medal. (ANSA).
Il ritorno del generale, dai vaccini alla ricostruzione
Dopo il Covid ora l'incarico per gli interventi post-alluvione