Politica

Prodi: 'Il Pd non può essere un partito rassegnato. L'Ue sbanda'

L'ex premier alla kermesse "Energia popolare" a Cesena: 'In Europa bisogna difendere i nostri interessi'

Redazione Ansa

"Riconosciamo prima di tutti gli errori compiuti" di "quando, spinto dalle circostanze, il Pd ha inseguito gli obiettivi di breve periodo: le legge elettorale, la riforma della Rai, il finanziamento pubblico ai partiti, alcune riforme istituzionali. Li ritengo cedimenti alla situazione. Bisogna che il Pd ricominci parlare con gli italiani affrontando l'origine e la causa del declino e indicando la strada per la rinascita. Non possiamo continuare a essere un partito rassegnato in un Paese rassegnato". Lo ha detto l'ex premier Romano Prodi nel suo intervento alla kermesse "Energia popolare" a Cesena.

 




"Abbiamo un'Ue sbandata e lo dico con la massima tristezza. Abbiamo una forte alleanza con gli Stati Uniti, ma abbiamo difficoltà a interpretare questa alleanza con una nostra politica unitaria"., ha detto l'ex premier. "Ci hanno definiti - ha aggiunto - alleati che non contano nulla e invece c'è una terza via: alleato fedele ma capace di elaborare una politica unitaria per difendere i propri obiettivi e i propri interessi".

"Vi ringrazio molto per l'affetto con cui mio avete ricevuto. Ringrazio per l'invito. Un invito che ho gradito, dopo tanti anni in cui non parlavo più nel Pd. È una giornata per me importante", ha spiegato prodi.

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