"Siamo al fianco delle studentesse e degli studenti che ringraziamo per questa battaglia fatta per le prossime generazioni che hanno diritto a luoghi di cultura liberi e indipendenti. Non solo vediamo sete di potere e di posti, ma si aggiunge un disegno che è quello del controllo sui luoghi di immagini e immaginari che noi non possiamo accettare. Il motivo per cui siamo a supporto di questa battaglia portata avanti con coraggio è perché il messaggio sia giù le mani dal cinema e dai luoghi della cultura". Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, alla conferenza stampa sulla situazione del Centro Sperimentale di Cinematografia.
"Il settore cinematografico e audiovisivo sta vivendo una profonda trasformazione". "Riconoscere il valore di questa trasformazione apre la via all'integrazione della tradizione cinematografica con i nuovi metodi di narrazione. Quello che stiamo facendo con l'approvazione dell'emendamento è adeguare la Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia alla modernità". "Sorprendono le accuse di Pd e M5s. Nessuno di loro parlava di indipendenza e lottizzazione quando Franceschini nominava gli attuali vertici o escludeva chi era targato Pd". Così il deputato della Lega Igor Iezzi, capogruppo in commissione Affari costituzionali.
"Ieri avevamo invitato il governo ad accantonare il tracotante disegno di occupazione ministeriale del Centro sperimentale di cinematografia. Niente da fare. Sono andati avanti per la loro strada, senza neppure presentare un progetto organico di riforma, ma infilando in piena estate un emendamento nel decreto Giubileo. Il governo Meloni oggi volta le spalle alle istanze dei giovani, degli studenti, agli appelli del mondo del cinema e della cultura. Noi rimarremo a fianco di questi studenti come in questi giorni, per ascoltarli e portare le loro istanze in Parlamento". Lo scrive sui suoi social il presidente M5s Giuseppe Conte.
Wenders, Sorrentino e Salvatores, decine tra registi e attori a sostegno degli studentiAlla protesta degli studenti sono tanti i nomi importanti del cinema che si stanno unendo con il loro prestigioso in solidarietà. Alla lettera di docenti ed ex docenti del Csc in appoggio alla lotta degli alunni hanno messo la firma in queste ora tra gli altri Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Mario Martone, Roberto Andò, Gianni Amelio, Marco Bellocchio, Luca Guadagnino, Wim Wenders, Gabriele Salvatores, Elio Germano, Emanuele Crialese, Daniele Vicari, Edoardo De Angelis, Saverio Costanzo, Alice Rohrwacher, Paolo Virzì, Domenico Procacci, Domenico Starnone, Angelo Barbagallo, Luca Zingaretti con Luisa Ranieri, Paola Cortellesi, Valerio Mastandrea, Roberta Torre, Valeria Golino, Jasmine Trinca , Paolo Genovese, Fabrizio Gifuni, Francesca Archibugi, Maurizio de Giovanni, Lino Guanciale, Sara Serraiocco, Stefania Rocca, Giancarlo De Cataldo, Carolina Crescentini, Motta, Claudia Gerini, Silvio Muccino, Walter Veltroni.
Lettera di sostegno, da Alba Rohrwacher a Daniele LuchettiLettera di sostegno, da Alba Rohrwacher a Daniele Luchetti
Alba Rohrwacher e Daniele Luchetti, Costanza Quatriglio e Maurizio Millenotti, Francesca Calvelli e Viola Prestieri e poi tanti altri: sono i firmatari di una lettera in sostegno della protesta degli studenti al Centro Sperimentale di Cinematografia contro l'emendamento proposto nel decreto Giubileo che cambia in profondità la natura del CSC. "Noi direttori artistici e docenti del Centro Sperimentale di Cinematografia - Scuola Nazionale di Cinema, con la quale abbiamo l'onore di collaborare e che per molti di noi è stata anche il luogo della propria formazione, comprendiamo e sosteniamo l'agitazione messa in atto dagli studenti a causa della possibile approvazione dell'emendamento proposto nel decreto Giubileo che cambia in profondità la natura del CSC, una scuola che ha diplomato negli anni numerose eccellenze del settore cinematografico del nostro paese e i cui alunni continuano ad ottenere riconoscimenti nei festival di tutto il mondo. Abbiamo a cuore - scrivono i firmatari - la stabilità e la specificità di un'istituzione che è strategica per il futuro del nostro audiovisivo e ci sconcerta la modalità di presentazione dell'emendamento, in piena estate, durante una pausa della didattica, all'interno di un decreto che dovrebbe occuparsi di tutt'altro. Vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per le conseguenze di un cambiamento di tale portata, fatto senza attendere la naturale scadenza dell'attuale dirigenza e quando l'anno scolastico è ancora in corso. Si rischiano - concludono gli artisti nella nota - ripercussioni sul regolare andamento della didattica e sulle attività del Centro Sperimentale, che tra l'altro a novembre ospiterà il congresso mondiale delle scuole di cinema, evento per il quale si sta già da tempo lavorando".
È a rischio l'autonomia del Centro sperimentale di cinematografia: a denunciarlo sono Pd e Az-Iv, che puntano il dito contro un emendamento della Lega al decreto Giubileo che "interviene pesantemente sulla governance" della storica istituzione che forma i professionisti del cinema, portandola sotto il controllo del governo e azzerando in anticipo gli attuali vertici. "Sarebbe molto grave se fosse approvato l'emendamento che la Lega ha presentato al dl Giubileo, l'ennesimo decreto omnibus, e che colpisce pesantemente l'autonomia del Centro sperimentale di cinematografia", avvertono i componenti dem della commissione Cultura della Camera. "Si prevede un'incomprensibile soppressione del direttore generale tra le cariche fondanti e fondamentali a cui si aggiunge il cambio sostanziale dei compiti, della strutturazione, della nomina che non sarebbe più diretta emanazione del presidente e degli emolumenti (ora assenti) del comitato scientifico che diventerebbe di nomina politica. Inoltre, la remunerazione del comitato scientifico diverrebbe di diretta gestione dello Stato, mettendo dunque i suoi membri a rischio di ricattabilità politica ed economica. Per di più, la presidenza e gli organi direttivi verrebbero esautorati dal loro mandato con due anni di anticipo e la docenza e i piani di studio potrebbero essere compromessi. Tra l'altro, come già successo con il dl Inps, gli organi in vigore cesserebbero entro 30 giorni dalla conversione del decreto, secondo la consueta logica di occupazione propria di questa maggioranza. Maggioranza che, dopo aver occupato ogni spazio, vuole mettere le mani anche sul cinema italiano". L'emendamento, "già respinto in passato perché inammissibile, sopprimerebbe il direttore generale, porrebbe il Comitato Scientifico alle dirette dipendenze dei ministeri della Cultura, dell'Istruzione e del Mef che avrebbero diritto di nomina dei sei componenti e interverrebbe sull'organizzazione dell'ente.
Si introducono di fatto nomine politiche e controllo su un'istituzione culturale e formativa fondata nel 1935 che, qualora dovesse essere riformata, meriterebbe almeno un metodo e un'attenzione diversa". Protestano anche gli studenti del Centro sperimentale e segnalano "il rischio di ingerenze politiche anche sulla didattica: dalla scelta dei docenti fino alla definizione dei piani di studio. Ci appelliamo alla parte civile, alle università, agli organi di settore per sostenerci in questo stato di allerta e ad appoggiarci nelle prossime iniziative".
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