Politica

Dal fisco alla PA, rush finale alle Camere

Corsa contro il tempo prima della pausa, almeno tre le fiducie

L'esterno della Camera dei deputati

Redazione Ansa

Corsa contro il tempo in Parlamento in vista della pausa estiva e con diversi provvedimenti in scadenza, dal decreto Pa2 al 'salva infrazioni'. Il governo punta a chiudere anche l'esame della delega fiscale prima dello stop di agosto per poi procedere con i decreti attuativi in modo che alcune misure possano andare in vigore già da gennaio. Martedì la giornata parlamentare sarà incentrata (in mattinata alla Camera e nel pomeriggio al Senato) sull'informativa del ministro per le Politiche Europee Raffaele Fitto dopo il via libera dell'Ue alla terza rata del Pnrr e alle modifiche alla quarta tranche. Al Senato è prevista anche l'informativa del ministro Musumeci sul maltempo. A conti fatti i battenti dovrebbero chiudere a Montecitorio il 9 agosto, ma non è escluso un anticipo. (Al Senato è stato già deciso il rompete le righe per il 4 agosto).

Sulla carta le fiducie in Parlamento dovrebbero essere tre: quella alla Camera (è stata posta venerdì alle 18) sul decreto Pa2, un provvedimento omnibus che contiene norme che vanno dalla scuola alla riorganizzazione del ministero della Cultura, in scadenza il 21 agosto. Il decreto passerà, poi, a Palazzo Madama, dove dovrebbe essere posta la seconda fiducia. In settimana saranno impegnate anche le commissioni. Al Senato per il 3 agosto è prevista la scadenza degli emendamenti al decreto capitali (che verrà convertito a settembre). Mercoledì ci sarà a Montecitorio il voto sul decreto 'salva infrazioni': e anche qui è probabile un ulteriore voto di fiducia. Non dovrebbe essere così, invece, per la delega fiscale, trattandosi di un provvedimento che non ha un termine di scadenza: arriverà in Aula al Senato mercoledì e sarà approvato in settimana per poi passare alla terza lettura della Camera, dopo le modifiche apportate a Palazzo Madama. L'ipotesi è che si chiuda con il via libera definitivo l'8 o il 9 agosto in Aula a Montecitorio. Ma si ipotizza una corsa per comprimere i tempi, magari con sedute notturne, per allineare l'inizio delle ferie estive a quello del Senato. Si attendono ancora le decisioni di una capigruppo, infine, per decidere la data del voto sulla sospensiva all'esame del salario minimo proposta dalla maggioranza. 

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