"Non so della raccolta firme del comitato di Alemanno. Non c'è bisogno di solidarietà perché non c'è una minaccia che incombe su di me, per cui non ne sono protagonista e non sono stato interpellato. In questi dieci giorni di debacle da me non voluta credo di essermi guadagnato la reputazione di uomo di parola: qualora dovessi scendere in politica o in qualsiasi altro ramo lo dirò io quando e come. Ogni volta che c'è qualcuno che lo dice non rappresenta il mio pensiero, bisogna 'diffidare dalle imitazioni': lo dirò io. Ribadisco comunque che faccio il soldato e voglio continuare a farlo, ma mi lascio aperta ogni possibilità perché sono una persona saggia". Così il generale Roberto Vannacci risponde all'ANSA in merito a una raccolta firme in sua solidarietà e alla domanda su una sua eventuale discesa in politica.
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