"Abbiamo atteso e sperato in una resipiscenza, ma non c'è stata nessuna smentita. Agiremo quindi in giudizio contro il signor Meghnagi, perché non gli possiamo permettere questa grave, intollerabile diffamazione, che getta fango sui valori, sulle idee e sulla storia dei rappresentanti, degli attivisti, dei cittadini che sostengono la nostra comunità politica".
Ieri, dal palco del presidio a favore di Israele in zona Cairoli, organizzato dalla Comunità ebraica di Milano con il supporto de Il Foglio, Meghnagi ha detto che "Si sa che stasera manca un partito. Non li vogliamo perché sono antisemiti. Non li vogliamo. Tutti gli ebrei di Milano sono uniti, tutti gli ebrei in italia sono uniti". A chi gli ha chiesto a margine della manifestazione se si riferisse al Movimento 5 Stelle, ha detto: "Lo confermo, non ho paura. Basta andare a leggere quello che scrivono. Non li vogliamo". E in quanto a Conte ha aggiunto che "deve studiare, leggere qualche libro. Se vuole posso regalargliene io qualcuno di importante, o fare delle lezioni a lui e ai suoi deputati anche gratis".
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