Politica

Opposizioni contro la Manovra. Conte: 'Inutile e dannosa'. Schlein: 'Non all'altezza e senza visione'

Dalla sanità al diktat sugli emendamenti, le critiche dei partiti

Elly Schlein

Redazione Ansa

Dalle opposizioni arrivano critiche - nel merito e nel metodo - alla legge di bilancio presentata oggi dal governo.

Il leader del Cinquestelle Giuseppe Conte parla di una finanziaria "inutile e dannosa", mentre il leader di Azione Carlo Calenda la definisce "populista e pericolosa". Per la segretaria del Pd Elly Schlein si tratta di una finanziaria "non all'altezza ed senza visione".

Sempre dal Pd, Francesco Boccia punta il dito contro il "diktat" sugli emendamenti: "un colpo pericolosissimo alle più elementari regole della nostra democrazia". Per il segretario di + Europa, Riccardo Magi, nella finanziaria ci sono "solo bonus e nulla di strutturale". Da Avs arriva la critica sulla sanità e i "600 milioni ai privati"

Schlein: 'Non è all'altezza ed è senza visione'

"È una legge di bilancio assolutamente non all'altezza della situazione difficile che sta vivendo il Paese". E' il commento della segretaria Pd, Elly Schlein. "È una manovra senza visione strategica, senza misure in grado di ridare slancio all'economia e agli investimenti, fatta per dare qualche contentino ma che, alla fine, non migliorerà le vite degli italiani. Tantomeno quelle dei 3.5 milioni di lavoratrici e lavoratori poveri che il governo ancora una volta Meloni ha ignorato non occupandosi dei loro salari, che restano fra i più bassi in Europa".

Conte: 'Manovra insignificante e dannosa'

"Stavolta capisco Giorgia Meloni. Nella conferenza stampa sulla manovra è andata via senza rispondere alle domande dei giornalisti. D'altronde che cosa avrebbe dovuto dire? Non ha previsto nulla contro il carovita, il caromutui e il carocarburante. Non mette nemmeno 1 euro in più nelle buste paga dei lavoratori, perché si limita a fare il compitino di confermare un taglio del cuneo fiscale che già esiste". Lo scrive su fb il leader del M5s Giuseppe Conte che bolla la manovra come "insignificante e dannosa".

"Hanno attaccato la Fornero - scrive ancora Conte -, ma alla prova dei fatti il ministro Giorgetti oggi dichiara che 'sarà molto più restrittivo il ricorso al pensionamento anticipato' Nessuna traccia delle pensioni minime a 1000 euro, invece viene definitivamente cancellata Opzione donna. Niente per scuola e sanità, che torna a livelli di investimento rispetto al Pil inferiori al pre-pandemia. Una manovra insignificante e dannosa che in un momento di grandi difficoltà economiche per i cittadini lancia un messaggio chiaro: arrangiatevi", conclude.

Boccia: 'Zero emendamenti è un colpo alla democrazia'

"Vedremo se sarà vero, e dubito che i parlamentari di maggioranza accetteranno questo diktat, ma annunciare, come fa Salvini, che non ci saranno emendamenti a questa manovra da parte dei gruppi che sostengono il governo, con la probabile bocciatura di quelli dell'opposizione, ci sembra un colpo pericolosissimo alle più elementari regole della nostra democrazia parlamentare". Lo dichiara il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia.

"Al netto dei numeri della manovra, che purtroppo conosciamo, con oltre 16 miliardi di deficit, con tagli di spesa lineari, privatizzazioni fantasma che prevedono 20 miliardi di entrate, un Pil per il 2024 irrealistico all'1,2, con solo 3 miliardi per la sanità invece che 4, e il taglio del cuneo fiscale ancora sotto forma di bonus annuale solo per il prossimo anno - spiega Boccia -, ci sembra che il governo, ormai alla disperazione, stia cercando di fare una operazione gravissima: umiliare in un colpo il lavoro del Parlamento e la sua stessa maggioranza".

Zan: 'Meloni mente sulla salute dei cittadini'

"Giorgia Meloni mente sulla pelle e sulla salute dei cittadini. Nella manovra appena approvata non c'è traccia di un vero adeguamento della spesa per la sanità in linea con gli altri Paesi Europei: significa favorire la sanità privata, negando cure a chi è più in difficoltà". Lo scrive su X il deputato del Pd, Alessandro Zan.

Calenda: 'La manovra è populista e pericolosa'

"La manovra presentata dal governo è populista e pericolosa. Quattordici miliardi di tagli provvisori di tasse fatti in deficit, cioè indebitando i cittadini. Poco e nulla su sanità e scuola, i diritti fondamentali dei cittadini oggi compromessi. Dal PNRR (dove il confronto con la Spagna è impietoso) alla politica industriale, questo Governo non sta riuscendo a far accadere nulla. Abbiamo sempre riconosciuto le difficoltà del contesto e gli errori dei governi passati (il buco del superbonus), ma questa risposta peggiora la condizione di insicurezza finanziaria del paese in un contesto internazionale instabile e incerto. Loro se ne assumeranno la responsabilità, noi ne pagheremo il conto. Purtroppo". Lo scrive su X il leader di Azione Carlo Calenda. (ANSA).

Magi: 'Solo bonus e nulla di strutturale'

"Giorgia Meloni illustra la manovra elencando nuovi bonus da distribuire e vecchi bonus da spacchettare e redistribuire in una sorta di Tetris assistenzialista depressivo e deprimente, finanziato in gran parte con il deficit. Nessuna misura strutturale per crescita, concorrenza e giovani. Capisco che non possono realizzare le loro proposte, capisco che la situazione economica internazionale è complicata, capisco il fardello del superbonus, ma così siamo ben al di sotto di qualsiasi aspettativa". Lo afferma il segretario di +Europa, Riccardo Magi.

Avs: 'Nella sanità di Meloni 600 milioni ai privati'

"Le piace il gioco delle tre carte. Giorgia Meloni parla del capitolo sanità pubblica della manovra ingarbugliando i numeri: il rapporto con il PIL resta tra i più bassi a livello di Unione Europea e non tiene in alcun conto l'inflazione. Per le liste di attesa sono pronti 600 milioni ai privati... L'investimento della destra nella sanità è una svendita". Così in una nota la presidente di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella.

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