(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 18 OTT - "Cerchiamo contatti, da
una parte e dall'altra": lo ha detto il cardinale Segretario di
Stato Pietro Parolin, parlando dell'azione diplomatica da parte
della Santa Sede per il conflitto in Medio Oriente. Il cardinale
ha precisato di riferirsi al governo di Israele e all'Autorità
palestinese.
"Come diceva San Paolo è necessaria 'spes contra spem', bisogna
sperare quando non c'è più speranza. Quando ci sono ragioni per
sperare è facile, non come in questo caso, ma dobbiamo avere
speranza che si possa superare questo momento così tragico", ha
detto all'ANSA a margine dell'inaugurazione della sede del World
Jewish Congress in Vaticano.
"Ribadisco la nostra forte condanna per gli attacchi
terribili e la presa degli ostaggi da parte di Hamas. I nostri
pensieri e preghiere sono per gli ostaggi e le famiglie e mi
unisco al Papa nel chiedere il loro rilascio immediato", ha
detto durante l'inaugurazione della sede in via della
Conciliazione del World Jewish Center. "Gli atti di violenza e
terrorismo non fanno niente per risolvere il conflitto tra
Israele e Palestina, portano solo grande sofferenza agli
innocenti".
Parlando dell'evento con la comunità ebraica internazionale,
Parolin ha parlato di "serata importante per il dialogo tra
cristiani e ebrei", "mostrano il legame che ci unisce in quanto
figli dello stesso Dio". (ANSA).
Parolin, 'Santa Sede cerca contatti, non perdiamo la speranza'
'Dobbiamo avere speranza si possa superare momento così tragico'